L’ufficio stampa a una dietista, i social media a uno skipper, ricche consulenze agli ‘amici di destra’: “Calabria Film Commission come un bottino politico da spartire”
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L’ufficio stampa a una dietista, i social media a uno skipper, ricche consulenze agli ‘amici di destra’: “Calabria Film Commission come un bottino politico da spartire”

L'ufficio stampa a una dietista, i social media a uno skipper, ricche consulenze agli ‘amici di destra': “ Film Commission come un bottino politico da spartire”

Zero dipendenti, ma tanti consulenti. Ognuno secondo le proprie competenze? Leggere per credere: la direzione affidata al manager della società che si occupa di risorse idriche e rifiuti (casualmente è anche il capo di gabinetto del governatore), l'ufficio stampa a una dietista, i social media a uno skipper. Tutti professionisti, se poi sono vicini al centrodestra il gioco è fatto: si chiama “ Film Commission”. A distribuire le carte, anzi gli incarichi, assieme ai soldi pubblici è la Regione Calabria, socio unico della Fondazione istituita nel 2005 per “la promozione del territorio regionale, la sua valorizzazione quale location per le produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e internazionali e lo sviluppo del comparto industriale dell'audiovisivo…

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