Luisa Morgantini arrestata oggi in Cisgiordania. Al Fatto: “Israele viola il diritto internazionale”
Luisa Morgantini, una attivista per i diritti umani, è stata arrestata oggi in Cisgiordania. In un'intervista a Al Fatto, ha espresso la sua rabbia e disperazione per l'arresto del giovane palestinese che la chiamava “mamma”. Morgantini ha ricordato il messaggio ricevuto da quel giovane, che aveva tre figli e desiderava semplicemente imparare a fare le pizze, ma era costretto a vivere sotto occupazione militare israeliana da più di 75 anni.
Morgantini ha accusato Israele di violare il diritto internazionale, controllando ogni singolo movimento dei palestinesi e demolendo le loro case. Ha ricordato che ci sono più di 5000 prigionieri palestinesi in carcere, molti dei quali sono semplicemente persone che chiedono libertà da un'occupazione militare pesante.
Ha affermato che l'unica soluzione è che la comunità internazionale assuma una posizione coerente con la difesa del diritto internazionale e che non si tratta di essere per i palestinesi o per gli israeliani, ma di difendere il diritto internazionale. Ha anche accusato la comunità internazionale di complicità con Israele, nonostante ciò che si dice sulle elezioni palestinesi, che non sono riconosciute dagli stati occidentali.
Morgantini ha anche parlato delle divisioni tra i palestinesi e della colonizzazione israeliana del territorio, e ha affermato che l'autodeterminazione per il popolo palestinese è l'unica strada possibile. Ha anche espresso speranza che la comunità internazionale faccia passi per porre fine all'occupazione militare israeliana e far emergere ad Israele responsabilità per l'occupazione militare.
Ha concluso la sua intervista affermando che la bandiera israeliana e la bandiera palestinese dovrebbero essere entrambe alzate negli edifici istituzionali, e che non c'è pace senza giustizia, e che la giustizia per il popolo palestinese non può esistere finché non si termina l'occupazione militare israeliana.
