L'uscita sessista del consigliere di +Europa alle colleghe: “Tornate a fare le casalinghe”
Il consigliere di +Europa si è espresso in modo estremamente offensivo e discriminatorio durante la discussione in aula. Ha chiesto alle colleghe di tornare a fare le casalinghe, offendendo le donne che lavorano e contribuiscono alla società. Inoltre, ha sostenuto che le donne migranti dovrebbero essere favorite nella partecipazione a corsi di formazione linguistica e formazione di base, nonché nella verifica e riconoscimento dei titoli di studio e professionalizzanti acquisiti nel paese di origine.
Il consigliere ha poi affermato che si tratta di un documento già presentato dal gruppo delle donne migranti della consulta femminile, ma in realtà ha copiato il contenuto del documento senza accettare le sue idee. Ha inoltre criticato la collega Apollonio per non aver approvato il documento precedentemente, mentre in realtà il documento era stato modificato e aveva cambiato contenuto.
Il consigliere ha quindi espresso la sua rabbia e la sua delusione per il fatto che non è stato ascoltato e che la giunta non si è impegnata a fare qualcosa per favorire la partecipazione delle donne migranti alla società. Ha affermato che si tratta del minimo e che la sua richiesta non è stata accolta.
La sua ultima affermazione, secondo cui sua moglie è una casalinga orgogliosa, non ha aggiunto alcunché di positivo alla discussione e ha semplicemente aumentato la rabbia e la frustrazione del consigliere.
Il comportamento del consigliere è stato estremamente discriminatorio e offensivo e non può essere accettato in un ambiente democratico. La sua azione ha anche offeso le donne che lavorano e contribuiscono alla società e ha creato un clima di tensione e di inaccettabilità all'interno della discussione in aula.
Inoltre, il consigliere non ha rispettato il principio di pari opportunità e di uguaglianza tra i sessi, ma ha instead enfatizzato le differenze di genere e le discriminazioni che le donne migranti possono subire.
In conclusione, il consigliere si è comportato in modo offensivo e discriminatorio durante la discussione in aula e non ha rispettato i principi di uguaglianza e di pari opportunità tra i sessi.
