M5S vs Nordio: “Guerra ai magistrati invece che ai criminali. Governo incoerente”
“M5S vs Nordio: ‘Guerra ai magistrati invece che ai criminali. Governo incoerente', grazie Presidente Buona sera, signor ministro, grazie per l'intervista. Abbiamo appreso da fonti giornalistiche dati sconcertanti: un hacker di 24 anni, un ragazzo, è stato arrestato per aver violato più volte il sistema informatico del Ministero della Giustizia. Inoltre, l'inchiesta condotta dalla DDA di Milano riguarda accessi illegali a database di importanti archivi di Stato. In questa premessa, le chiedo: qual è la sua intenzione? Vuole continuare con questo atteggiamento negazionista rispetto alle intercettazioni, al sequestro di smartphone, o vuole agire come Ministro della Giustizia e rafforzare questi sistemi informatici, assumendo personale specializzato? Sono due questioni diverse.
Quanto alle riforme che abbiamo già compiute e stiamo compiendo sul TRITAN e sulla invasività delle intercettazioni, sono volte a conciliare l'articolo 15, che riguarda la riservatezza delle comunicazioni, con la necessità di contrastare la criminalità. Soprattutto, quella criminalizzata, riaffermando che queste riforme non riguardano la criminalità organizzata, non riguardano il terrorismo, non riguardano la mafia, la ‘Ndrangheta e la Camorra. Inoltre, aggiungo che anzi, proprio perché sappiamo che queste criminalità organizzate oggi comunicano attraverso sistemi che non siamo in grado di intercettare, non sono quelli tradizionali. Lo dissi: la mafia non parla attraverso i telefoni; oggi parla attraverso sistemi ultra-sofisticati che non siamo in grado di intercettare a basso costo. Quindi, la proposta era di trasferire quelle risorse che vengono impiegate per intercettazioni lunghe e costose per reati minori, spesso inutili, per intercettare questi sistemi che la criminalità organizzata oggi utilizza per parlare tra di loro.
Il secondo problema è relativo all'AC Centro per la Sicurezza Cibernetica. Questo è un sistema che, purtroppo, ha colpito e sta colpendo il mondo intero. Ha visto che è stato intercettato il Cremlino; è stato acquisito praticamente tutto il sistema, non dico l'Unione Europea, ma di moltissimi stati, proprio perché la tecnologia avanza a larghi passi e avanza più velocemente di quanto non avanzino le norme da parte degli stati. È un problema che stiamo cercando di risolvere, sia a livello normativo sia a livello tecnologico. Noi stiamo adattando, abbiamo già istituito, abbiamo detto prima, tutta una serie di agenzie e stiamo investendo tutta una serie di cifre molto importanti per realizzare questa sicurezza. Rimarrà ché tutta la mia assicurazione più completa sia a livello normativo sia a livello tecnologico. Noi stiamo investendo molto in questo senso.
La deputata D'Orso dice: Grazie Presidente, no, non possiamo più soddisfatti signor ministro, perché dalle sue parole non ciiamo sentiti rassicurati. Anzi, devo dire che ci sembra una resa totale rispetto a questi fenomeni. Noi invece avremmo voluto sentire risposte concrete, cosa il suo Ministero, cosa il governo intero sta effettivamente facendo. Perché io ricordo che nella legge 90 del 2024, la cosiddetta legge cibernetica, non c'era un piano per le risorse messo su. Quindi, dico, io mi chiedo: la cibernetica ha un costo, l'avete compreso? Non ve l'abbiamo detto decine di volte durante l'approvazione di quella legge, ma siete stati Sordi e forse queste sono le conseguenze. Ma un profilo che mi vie delinea è questo: il paradosso che si sta consumando per colpa vostra nel nostro paese. È un paradosso per cui un governo, anziché rafforzare gli strumenti investigativi in mano alla magistratura, come intercettazioni troyen, sequestro di smartphone, per contrastare la criminalità, anziché fare il contrario. La criminalità aumenta e si serve dell'utilizzo di questi strumenti per compiere reati e attività illecite più disparate. Abbiamo un governo che, con le iniziative legislative che propone, sottrae quegli strumenti alla magistratura, che pure li utilizza per perseguire i delinquent e difendere i cittadini. È come se il governo fosse schierato un esercito di fanti con la spada sguainata contro i droni che bombardano dall'alto. La battaglia è persa in partenza. Abbiamo quindi un governo inerme, attendista, innanzi a chi fa dei nostri dati personali carne da macello, eppure si preoccupa di proteggere i colletti bianchi e i politici dall'attività della magistratura. È l'ennesima contraddizione, l'ennesima vergogna di un governo che fa guerra ai magistrati, anziché fare guerra ai criminali.”