ma come ha fatto chiara petrolini, la 22enne della provincia di parma, a partorire due figli nel…
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ma come ha fatto chiara petrolini, la 22enne della provincia di parma, a partorire due figli nel…

Chiara Petrolini, una ventiduenne originaria della provincia di Parma, ha partorito due neonati nel bagno di casa senza l’aiuto di nessuno. I corpicini dei bambini sono stati poi sepolti nel giardino di casa dove vive con i genitori. Due giorni dopo l’ultimo parto, avvenuto ad agosto, Chiara è partita con la famiglia per New York e la sera prima era al pub con gli amici. Nessuno si è accorto di nulla? I genitori avevano notato solo il “ciclo abbondante” della giovane.

Gli investigatori, intanto, continuano a convocare le persone vicine all’universitaria iscritta a Scienze educative. “Sembra impossibile che abbia affrontato gravidanze e parti in solitudine alla sua età”, ha ripetuto il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto. I punti ancora oscuri e i dubbi da chiarire sono diversi. Le gravidanze, come ha potuto Chiara Petrolini tenere nascoste due gravidanze? Sulla prima, del 2023, si aspetta la conferma dal Dna. Lei ha sempre negato che ci fosse un secondo bambino sepolto in giardino, solo davanti all’evidenza si è poi arresa e avrebbe ammesso che è figlio suo.

Ma non ha mai dichiarato di avere ucciso nessun neonato, semmai che il primo “era nato morto”. I testimoni hanno raccontato che nel corpo minuto della giovane “non c’era alcun accenno di pancia”. Anzi, c’è chi ricorda che in estate indossasse “short e top”. Ma è mai possibile che non abbia mai manifestato i sintomi tipici delle gravidanze? E, poi, davvero non ha mai chiesto aiuto a qualche professionista?

Entrambi i neonati sono stati partoriti alla quarantesima settimana. Le fasi del parto, affrontare il dolore e la debolezza fisica, tutto nella completa solitudine del bagno di casa. C’è chi non crede a questa narrazione. “Qualcuno l’ha dovuta per forza aiutare”, dice una coetanea della ragazza. Ma al momento per il procuratore di Parma la giovane ha fatto tutto da sé. È risaputo, però, che un parto lascia diverse tracce. Lei è stata così abile da cancellarle tutte?

Dopo l’ultimo parto Chiara è tornata alla normalità come se nulla fosse accaduto. È partita per un viaggio con la famiglia il 9 agosto, a New York, dove appare sorridente in alcune foto. Davvero i genitori non hanno compreso nulla? E che non abbiano notato in lei un cambiamento o un malessere durante il viaggio? Ha affrontato almeno nove ore di volo per arrivare dall’altra parte del mondo. E i giorni che seguono un parto sono per una donna molto stressanti, si ha bisogno di tanto riposo.

Almeno sei persone sono state più volte convocate per riferire sui rapporti con la ventiduenne. Come le amiche (una studia Ostetricia) che con lei l’8 agosto scorso – il giorno dopo il secondo parto – hanno trascorso la serata nei pub di Traversetolo. Possibile che le amiche non abbiano notato nulla? Il fidanzato, ventenne, ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto. Nelle ultime ore, poi, è emerso che i genitori avrebbero dato un input che ha permesso la scoperta delle ossa del secondo bimbo. “Nostra figlia aveva un ciclo abbondante in viaggio. Già era successo l’anno scorso”, hanno riferito agli inquirenti. Da lì la ricerca in giardino.

La procura di Parma ha escluso complicità da parte della famiglia, ha scagionato il fidanzato, ha precisato che Chiara Petrolini avrebbe fatto tutto da sola. Se restano dei dubbi, è su una ristretta cerchia di amici. In particolare sull’amica che studia per diventare ostetrica. Forse a lei Chiara Petrolini potrebbe aver rivolto domande che potevano mettere in guardia. Stava cercando su Google “come abortire il secondo figlio”. Cercava metodi per indurre il parto prima del viaggio a New York con la sua famiglia. Così è successo: il secondo neonato è stato seppellito il 7 di agosto.

Il parroco di Traversetolo, Giancarlo Reverberi, è stanco: “È pesante la situazione. Fa malissimo pensare a quello che è successo. C’è un grande vuoto. Eppure, qui nessuno giudica le persone. Abbiamo anche uno psicologo che segue i problemi dei ragazzi. Ma Chiara non ha chiesto aiuto e noi non abbiamo capito”.

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