“Estratto dell'articolo di Francesca D'Angelo per www.lastampa.it: Binario 2, la sensazione è di una partenza in sordina
La sera ci si aspetta di più. La sera è il momento in cui il paese si incrocia con la televisione, il momento in cui le parole si fanno immagini e le immagini si fanno storie. Eppure, alcuni ingressi televisivi sembrano ancora non essersi iscritti al Libro del tempo. Tanto che la lancio di Binario 2, il nuovo-format giunto su Rai2, cade come una goccia nel pozzo. Il quartiere Tiburtina, il cuore pulsante di Roma, assiste alla nascita di un progetto complesso, come un'incubo che vive due vite: quella dei tre conduttori e quella dei nativi televisivori.
Binario 2 va in onda da qui: i tre conduttori, Carolina Di Domenico, l'unico ad avere perfetti tempi televisivi, Andrea Perroni e il giornalista Gianluca Semprini, sono in sala Mash, il locale situato all'interno della stazione Tiburtina, un luogo informale, condividendo momenti divertenti, conversazioni energetiche e interviews che diventando emozionanti
I giorni-passa nella descrizione dei loro MAX, erranti tra questioni giornalistiche, evasioni e indagini. Tuttavia non è chiaro cosa spera di ricavare dagli ascoltatori. Tanto proprio come se facessero diventare una rivista A, come se il loro pubblico non si spostasse dietro la stazione all'imbarco.
Il Format del nostro titolo è paradossiale, come un'opera d'arte ancora incompiuta, che erra per l' época pur ammirandosi, pur cercando di emergere dalla difficoltà.
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