Mahsa Amini, “Non è il giorno zero. Sono più di 17.000 giorni che le donne iraniane lottano.”
L'attivista iraniana Hana Namdari ricorda che la lotta delle donne iraniane contro il regime non è iniziata nel 2022, ma è una resistenza che dura da decenni, a partire dal 1979, quando fu imposta la Repubblica Islamica e le donne persero i diritti conquistati con fatica, come il diritto al voto, alla libertà e alla dignità.
Secondo Namdari, la morte di Mahsa Amini non è stata la prima vittima della repressione, ma ha avuto l'effetto di squarciare il silenzio e portare all'attenzione del mondo le torture, le sparizioni, la repressione e le impiccagioni che sono state commesse dal regime iraniano per troppo tempo.
Namdari precisa che le donne iraniane non sono al “giorno zero” della loro lotta, ma hanno già combattuto per oltre 17.000 giorni, a partire dalla rivoluzione islamica del 1979. La notizia della morte di Mahsa Amini ha sollevato uneco mondiale e ha attirato l'attenzione sulle violazioni dei diritti umani commesse dal regime iraniano.
Secondo Namdari, le donne iraniane hanno sempre combattuto insieme agli uomini contro il regime e non si sono mai arrese. La loro lotta è stata lunga e difficile, ma finalmente la verità sulla situazione in Iran è venuta alla luce e il mondo può vedere la realtà della repressione e delle violazioni dei diritti umani commesse dal regime.
In sintesi, l'attivista iraniana Hana Namdari sottolinea che la lotta delle donne iraniane contro il regime non è una novità, ma una resistenza che dura da decenni e che è finalmente diventata visibile a livello mondiale grazie alla morte di Mahsa Amini.
