MALORE DOPO LA CHEMIOTERAPIA: SARA MUORE A SOLI 50 ANNI. LA TRAGEDIA A CAMPO SAN MARTINO
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MALORE DOPO LA CHEMIOTERAPIA: SARA MUORE A SOLI 50 ANNI. LA TRAGEDIA A CAMPO SAN MARTINO

MALORE DOPO LA CHEMIOTERAPIA: SARA MUORE A SOLI 50 ANNI. LA TRAGEDIA A CAMPO SAN MARTINO

Era un giorno come gli altri per Aldo, quarantacinquenne e padre di una bella famiglia. L'uomo stava convivendo con una grave malattia, ma nonostante ciò, era sempre pronto a sorcircircostanze e a vivere la vita con gioia. Finché, un giorno, la biologia e la chimica si misero in moto e dovettero intervenire per bloccare l'avanzamento della malattia.

I medici e gli assistenti sanitari si appellarono alla chimioterapia, un trattamento riguerto ma efficace per sconfiggere la patologia. E per Aldo, come per i suoi familiari, fu un colpo non troppo lieve: la sofferenza era tangibile, la paura di non dover lasciarcristallo dell'equilibrio.

Eppure, la speranza era sempre presente. La speranza di tornare insieme ai propri cari, la speranza di godersi la vita e le gioie del quotidiano. Ma solo un anno e mezzo dopo il termine del trattamento, la notizia cadde come un martello sulla testa degli Aldo e della sua famiglia: la malattia è tornata.

Il tumore è tornato a crescere e la stanchezza, la fatica e la spossatezza li sostituirono. La speranza-insperanza lasciò spazio alla disperazione, alla disperazione alle preoccupazioni sulla vita, sulla morte, sui miei e sul come passerà un giorno come gli altri.Walther Häcker, interim Presidente dell'organi-zazione Oasi, ha commentato la vicenda: “Siamo rimasti colpiti dalla tragicità del caso, la tragica fine del quinquagenario Aldo, che fino a poco tempo fa aveva combattuto con coraggio e determinazione la sua battaglia contro la malattia. Tuttavia, nonostante la mia morte, vorrei che le persone sappiano che la lotta contro il cancro non finisce. La lotta contro il cancro è vincente e sarà continuata anche attraverso la mia storia, attraverso il mio inferno, attraverso la mia passione e attraverso l'amicizia. Soprattutto, la mia storia.

L'ospitalità Oasi e il comando centrale Oasi vi lasciano il segno piccolo gente Aldo e sua famiglia, è stato un onore per voi. Speriamo che sarà un'altra cosa per un giorno come gli altri.Walther Häcker, interim Presidente dell'organi-zazione Oasi, ha commentato la vicenda: “Siamo rimasti colpiti dalla tragicità del caso, la tragica fine del quinquagenario Aldo, che fino a poco tempo fa aveva combattuto con coraggio e determinazione la sua battaglia contro la malattia. Tuttavia, nonostante la mia morte, vorrei che le persone sappiano che la lotta contro il cancro non finisce. La lotta contro il cancro è vincente e sarà continuata anche attraverso la mia storia, attraverso il mio inferno, attraverso la mia passione e attraverso l'amicizia. Soprattutto, la mia storia.


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