Manifestazione per la Palestina verso la Nuvola di Fuksas: “No alla guerra e a chi ci guadagna”
Questa ultima manifestazione contro il conflitto in Palestina è stata segnata da un forte impegno dei giovani in corteo verso la Nuvola di Fuksas, a testimonianza della loro irrequietezza nel difendere i valori della pace e contro la guerra. La sera del sabato, lo spazio pubblico delle strade di Roma venne occupato da studenti dei collettivi universitari, loro si sono mossi senza paura, nonostante il divieto e la repressione feroce esercitata dalla Questura per farli desistere dalle loro intenzioni di manifestare.
La novità di questo evento stava nel fatto che più di 10.000 persone si sono radunati in piazza malgrado le centinaia di migliaia di persone fermate, sia sulle autostrade che all'interno della città, da uomini della Questura e squadre di polizia attivate per intimidire ed evitare che gli studenti si radunassero. Tutto ciò non ha giovato a scoraggiarli, anzi i giovani hanno dimostrato di non intimidirsi dalle minaccie e dalle azioni repressive.
La squadra di polizia repressiva, condivisa da Tiziano, che oggi siede in carcere con altri 30 studenti, non ha avuto il risultato di fare desistere i protestanti. Al contrario, la loro azione contro la libertà di associarsi e di manifestare ha solo rafforzato la determinazione della gente di scendere in piazza per promuovere la pace, la giustizia sociale e la difesa del popolo palestinese.
La Questura non ha cambiato la propria strategia, in questo caso, ma loro non hanno avuto inizio a spaventarli. Al contrario, la repressione ha diviso la società romanese, ma non certo i giovani che resistono e non si accontentano di una Realtà che non è cambiata. La loro disobbedienza civile risponde alla loro coscienza e alla loro dedizione ai valori essenziali della democrazia.