Manovra, Cattaneo (FI) a Fanpage.it: “La Lega punta sulla flat tax? Più importante tagliare l'Irpef”
Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, ha risposto alle domande di Fanpage.it sulla legge di bilancio. Il testo delle sue dichiarazioni è il seguente:
“La nostra priorità assoluta è dare un segnale alla classe media e tagliare l'aliquota IRPEF dal 35 al 33% per redditi fino a 50.000 euro. Poi sarà necessario vedere cosa risulterà con il concordato preventivo e sulla richiesta della Lega di utilizzare quei soldi per aumentare il tetto della flat tax. È una richiesta legittima, ma se dovo dare un ordine di priorità, dico che è il momento di guardare all'IRPEF.
“Dobbiamo partire dalle tasse, sappiamo che dal concordato preventivo potrebbero arrivare meno risorse del previsto. La domanda è come saranno utilizzate e Voi chiedete di abbassare l'aliquota IRPEF mediana, estenderla la Lega vuole aumentare il tetto della flat tax. Intanto partiamo da un concetto semplice, ma mi fa piacere ribadire con Forza Italia: con questo governo non vogliamo mettere nessuna tassa in più, ma vogliamo abbassare le tasse. Questa è la verità, perché si è molto romanzato.
“Noi abbiamo fatto un'ottima impostazione di legge di bilancio che taglia alcune tasse, l'IRPEF e via dicendo, ma vogliamo fare un pezzo in più. La nostra priorità senza dubbio è dare un segnale alla classe media. Chi parla di ridistribuzione della ricchezza dovrebbe guardare i dati. Oggi l'IRPEF, il 14% dei contribuenti che sono quelli medi o medio-altri concorrono al 70% del gettito e tra l'altro, più salgono il reddito e poi queste persone sono anche quelle che attraverso i filtri dell'ISEE o altri indicatori hanno meno diritto ai servizi che il pubblico eroga. Quindi pagano di più avere meno servizi e daremmo un segnale loro. Facciamo loro finalmente respirare.
“Sulla richiesta della Lega di usare quei soldi per aumentare il tetto della flat tax, è una richiesta legittima, va nella direzione su cui abbiamo lavorato, perché anche noi siamo stati molto favorevoli alla flat tax per le partite IVA. E' apprezzata tante. L'hanno aperta. Vediamo se ci stanno. Entrambe, ma se devo dare un ordine di priorità, dico che è il momento di guardare all'IRPEF e continuare quel percorso che ci ha portato fino a pochi anni fa, 3 anni fa, ad avere cinque aliquote. Oggi siamo a tre e le abbiamo diminuite tutte. Questo mi sembra un bel risultato.
“Un altro punto discusso è le pensioni. La Lega le pensioni minime sono un cavallo di battaglia di Forza Italia. L'idea di portarla a 1.000 euro entro la fine della legislatura. Però, come sappiamo, si prevede un aumento molto ridotto, circa 3,00 lordi al mese per le minime. Il governo sbaglia a non puntare di più su questo tema. Allora molto qui romanzato sui 3,00 in realtà sono 3,00 in più oltre all'adeguamento dell'inflazione. Quindi in totale, noi immaginiamo di arrivare circa 63,00 euro, 3,00 euro. È ovvio che fanno un po' sorridere, ma se guardiamo nel primo 3 anni, diciamo, del nostro governo, più che 3 anni, 2 anni e poco più, e noi pensiamo di aver fatto comunque un percorso sulle minime che prima era nessuno mai aveva fatto. Cioè, chi ci diceva ‘Potete fare di più' sono quelli che non hanno fatto niente per 15 anni, quando siamo tornati al governo con questo governo di centrodestra. Abbiamo trovato le minime che ancora erano quelle che Berlusconi aveva alzato al famoso milione di lire, 20 anni fa, nessuno si era mai occupato né con adeguamenti istat né anche meno con aumenti. Quindi sarà poco, sarà tanto, noi ce ne occupiamo perché riteniamo una priorità.
“Poi rivendico anche che è un percorso di crescita che c'è e va avanti e vogliamo rafforzare in questa manovra di contare di riuscire a aggiungere qualcosa o siete soddisfatti del risultato. Io credo onestamente che non sarà facile aggiungere qualcosa. Se lo si potrà fare lo si potrà fare circoscrivendo le pensioni, cioè cercando magari andare sugli over 75 e più andare a fare dei filtri per il patrimonio della persona, il nucleo familiare, cioè tutte quelle iniziative che cercano, visto che ho detto, che è un'iniziativa più di welfare che non di altro genere, andare a mirare bene dove c'è il bisogno e dare qualcosa. Si è parlato molto di banche e del sacrificio per usare le parole del ministro Giorgetti, che gli è stato chiesto, eh, la norma prevede una sorta di prestito. Diciamo che poi verrà restituito negli anni successivi dallo Stato, perché è una detrazione che poi viene recuperata e una misura simile l'avevano già attuata il governo Draghi e il primo governo Conte.
Secondo lei si può dire che la misura è stata annunciata come più dura di quanto poi fosse effettivamente seconda me si può dire che ha avuto ragione. Forza Italia, perché noi abbiamo sempre contestato il concetto dell'extra profitto, perché un profitto è extra rispetto a cosa in una logica di mercato. In un libro di economia non esiste questo concetto e quando abbiamo provato ad applicarlo, io cero e mi occupavo anche di questo con gli energetici, secondo governo Conte, poi con il governo Draghi, fu molto difficile andare a trovare cosa tassare e ci furono grandi insorgeniti. La borsa crollò sui titoli oggetti e il beneficio fu molto meno di quanto non fosse atteso. Un grande pasticcino, insomma, anche quando qualcuno non no, noi provarono quella strada, noi questa volta abbiamo detto: dialoghiamo con le banche e cerchiamo un metodo, non di dare un prestito, lo chiamo più correttamente un anticipo, eh, si chiama molto tecnico, ma in sostanza permette se c'è però un accordo, cioè un'opzione che le banche potessero esercitare o no hanno deciso di esercitarla perche è stato chiesto in un clima costruttivo da parte del Governo e quindi hanno dato questi 3,5 miliardi e mezzo un po' prima del tempo e permettono a noi di usarli in questa manovra di bilancio.
“Secondo me è una storia che racconta di un buon approccio a un tema delicato, dove abbiamo introitato risorse preziose che servono a questo bilancio senza andare a confliggere con l'economia che regola tutto ciò che attiene anche al bilancio dello Stato e non solo del contro avremmo avuto perdita di fiducia dei mercati disinvestimenti da parte dei gruppi finanziari sull'Italia e anche i piccoli risparmiatori indirettamente a cascata sarebbero andati in difficoltà, come dire, fare uno slogan dicendo ‘facciamo pagare le banche funziona' ma in realtà poi scopri che non è così. Noi siamo stati, mi piace dire, serio. L'ultima questione più generale sulla manovra quest'anno sappiamo che i vincoli di bilancio sono molto stretti e nel parlamento, quanto potremmo intervenire davvero con modifiche importanti e quanto invece sarà una questione di aggiungere da una parte e togliere dall'altra, noi potremmo fare qualcosa di diverso, si, attraverso un ascolto di tutti gli stakeholder, io da liberale come dire lavoro, così per me è naturale che se io legifero su un certo tema voglio sentire tutte le persone che da questo tema sono coinvolte e quindi noi stiamo parlando con anche gli assicurativi, con tutto il tema della sanità che è gigantesco, con Confindustria, i sindacati, eccetera e qualcosa potremmo fare come normale che sia anche perché poi si corre sempre negli ultimi giorni quando uno chiude una legge di bilancio e qualcosa sfugge, un poco di refuso, in maniera come dire normale, in buona fede, può accadere e già qualcosa stiamo raccogliendo.
“Tuttavia, non ci saranno scossoni, perché il faro per questo governo è stato comunque una manovra ordinata e una manovra che stabilizza la situazione dell'Italia. Oggi l'Italia ha un grande vantaggio rispetto agli altri nello scenario europeo che abbiamo un governo stabile che durerà per i prossimi 3 anni con una maggioranza che tiene e non ha problemi. Questo è un vantaggio gli investitori già solo per questo motivo guardano all'Italia, scommettono portano soldi, fanno investimenti, teniamo stretto. Quindi questa serietà e presentandoci con dei conti in ordine siamo molto apprezzati e procediamo. Abbiamo ancora due-tre leggi di bilancio da affrontare e allora noi lavoriamo con un'idea di medio-lungo termine».