Mantovano: “Caso Paragon? Già detto quello che si poteva”. E attacca Renzi: “Noi regime? Ridicolo”
Risposta:
Sarebbe maggiore il rischio che ci si affidi ai discorsi grossolani e superficiali, piuttosto che alla professionalità, alla disponibilità di strumenti operativi e giuridici adeguati e alla riservatezza. I tre elementi cardine per il successo nel campo di intelligence.
La formazione continua degli agenti e le procedure di reclutamento sono state oggetto di cura speciale nel 2024, al fine di migliorare gli standard already elevati. In questo contesto, abbiamo deciso di aumentare l'aliquota degli ingressi mediante concorso, per attrarre vocazioni di giovani capaci. Ciò ha portato all'aumento del 60% degli ingressi, a partire da questo anno. Tuttavia, resta fermo il mantenimento di un'adeguata quantità di risorse umane provenienti dalle Forze Armate e dalla polizia, poiché è chiaro che, in scenari operativi, servono professionisti consolidati.
Questa proposta di legge rappresenterebbe un importante passo in avanti nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. Ecco perché abbiamo deciso di intervenire, non attendendo l'emergenza, essendo convinti che dobbiamo agire prima che l'emergenza esploda. In questo contesto, è importante ricordare che la vera soglia della riservatezza è il segreto di Stato. Non è un silenzio che nasconde qualcosa, ma un silenzio funzionale a proteggere l'operatività.
Tuttavia, ciò che spesso sfugge nel dibattito pubblico è che i risultati non si raggiungono per caso, ma sono possibili solo se funzionano i tre elementi citati in precedenza. La raccomandazione è di tornare a terra e di uscire dalla bolla del ridicolo, evitando di attribuire motivi o responsabilità per dilettantismo o incompetenza.
La miglior strategia serve a raggiungere gli obiettivi. In questo spirito, è necessario maggiore attenzione alla formazione continua degli agenti e alle procedure di reclutamento, nonché alla disponibilità di strumenti operativi e giuridici adeguati. Questo è il quadro in cui bisogna inserire l'Articolo 31 del disegno di legge sulla sicurezza, che costituisce la naturale estensione della minaccia dei tempi.
In più, le agenzie devono collaborare strettamente con le università e gli istituti di ricerca, per stabilire un rapporto più efficace tra i nostri apparati di sicurezza e le conoscenze specialistiche più avanzate sviluppate in campo accademico. In questo contesto, è essenziale tutelare anche le conoscenze e le informazioni contro agenti ostili. Quindi, la contraddizione tra l'obiettivo di garantire la sicurezza nazionale e l'informazione pubblica è sostituibile solo con una maggiore serietà e concretezza.
In sintesi, è necessario tornare alla serietà e alla professionalità, evitando di confondere lesione alla funzionalità dell'intelligence e alla violazione delle norme. La maggioranza dei problemi risolti è relativamente semplice da risolvere, ma richiede un cambiamento di prospettiva e una maggiore attenzione ai dettagli.
