Marine Le Pen la spara grossa e si paragona a Martin Luther King: il video al congresso della Lega
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Marine Le Pen la spara grossa e si paragona a Martin Luther King: il video al congresso della Lega

Marine Le Pen la spara grossa e si paragona a Martin Luther King: il al congresso della Lega

Marine Le Pen lancia un duro attacco contro la condanna che ha accolto il congresso della Lega, definendola “violenta” e sostenendo che è basata sulla violazione del diritto di sovranità e autodeterminazione dei francesi. La leader della Lega sostiene che la condanna è dovuta al fatto che la Lega ha sempre contestato le istituzioni dell'Unione Europea e richiesto la restaurazione della sovranità nazionale.

Marine Le Pen sinormalizza con Martin Luther King, noto leader dei diritti civili degli afroamericani, sostenendo che la lotta della Lega è pacifica e democratica, come lo fu la lotta di King. La leader della Lega afferma che anche la Lega lotta per i diritti civili dei francesi, che sono stati messi in discussione dagli istituti europei.

Marine Le Pen si difende dalle accuse che la Lega è un partito di “sovranisti” di seri B, sostenendo che la Lega non è al di sopra della legge, ma nemmeno al di sotto. La leader della Lega sostiene che la Lega si batte per essere trattata come un partito di serie A, ovvero come un partito che rappresenta i veri interessi dei francesi.

Marine Le Pen esprime la sua gratitudine al popolo della Lega per il sostegno ricevuto e aggiunge che la lotta della Lega non si fermerà nei mesi a venire. La leader della Lega invita il popolo a non cedere e a continuare a lottare per i loro diritti, assicurando che la Lega sarà al loro fianco nella battaglia per la sovranità nazionale.

Grazie Marine, le tue parole hanno emozionato il mio cuore, aggiunge la leader della Lega. Ringrazio il popolo della Lega per il loro sostegno e invito tutti a non dimenticare la lotta per la sovranità nazionale. La battaglia non si fermerà, ma continuerà a essere condotta con dignità e passione.

La lotta della Lega non è una lotta contro gli altri, ma una lotta per i propri diritti e per la sovranità nazionale. La lega non si fermerà davanti alle accuse e alle condanne, ma continuerà a lottare per i francesi e per il loro bene. Grazie Marine, la tua battaglia è la nostra battaglia.


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