Mario Draghi: il visionario ed europeista riappare e in uno speech illuminato
Mario Draghi (il cui avvento in luogo di Giuseppe Conte -uno che ha chiuso in casa l'Italia senza nemmeno un dibattito parlamentare e indebitandola per centinaia di miliardi, altro che pericolo fascismo gridato ridicolmente oggi- fu determinato dal mio collega direttore, Matteo Renzi, e cui io mi vanto di aver votato la fiducia) riappare e in uno speech illuminato.
Draghi descrive la mancata equivalenza attesa di globalizzazione-uguaglianza, dice che la globalizzazione ne richiede una analoga giuridica e politica, specie a fronte di mercati del lavoro tiepidi, investimenti pubblici in calo, come le quote di lavoro figlie della delocalizzazione dei posti di lavoro, e afferma che l'opinione pubblica occidentale è orientata a pensare (complice, aggiungo io, l'informazione incapace…