mario monti ce la mette tutta per rivitalizzare l’egotico risentimento nei confronti di draghi
in , ,

mario monti ce la mette tutta per rivitalizzare l’egotico risentimento nei confronti di draghi

IL DRAGHI IMMAGINARIO: IL RANCORE DI MARIO MONTI NEI CONFRONTI DI MARIO DRAGHI

In , se non si è vittoriosi, si diventa rancorosi. Questo sembra essere il caso di Mario Monti, che cerca in tutti i modi di rivitalizzare il suo egotico risentimento nei confronti di Mario Draghi. Monti accusa Draghi di essere diventato ciò che lui non è e che non sarà mai: un punto di riferimento della internazionale, passando dal ruolo di governatore della Banca d'Italia a quello di presidente della BCE.

Mario Monti, professore alla Bocconi e fondatore del partito “Scelta Civica”, che si è sciolto poco dopo la sua nascita, sembra sfoderare tutta la sua verve da becchino nel tentativo di screditare Draghi. Tuttavia, i suoi attacchi sembrano basarsi principalmente su un rancore personale, piuttosto che su motivazioni politiche concrete.

Monti critica Draghi per aver favorito misure che cercano il consenso a scapito degli interessi degli altri cittadini, come nel caso delle tariffe dei balneari o dei tassisti. Inoltre, gli fa notare il Superbonus come esempio di una tassa che favorisce i proprietari di immobili a spese dei contribuenti.

Tuttavia, Monti si considera un esperto di tasse patrimoniali, sottolineando che quasi tutti i paesi hanno questa imposta. Nonostante ciò, rimprovera Draghi di non aver voluto introdurre una modesta tassa di successione proposta da Enrico Letta.

Monti ammette di aver sempre riconosciuto i meriti di Draghi, anche se è stato critico nei suoi confronti, come ha fatto con altri banchieri centrali nel corso degli anni. Tuttavia, Monti sottolinea che esprimere dissenso verso una personalità autorevole e potente costa di più a chi lo pronuncia.

Inoltre, Monti rivela il suo rapporto con , affermando di aver rifiutato l'offerta di guidare il centrodestra alle elezioni del 2013 pur apprezzando la proposta. Monti sostiene che non avrebbe potuto guidare il centrodestra al di fuori di Berlusconi e che avevano idee troppo diverse.

Monti si mostra contrario all'idea del premierato cara a , sostenendo che ciò priverebbe l'Italia della possibilità di formare governi di unità nazionale in casi di emergenza. Suggerisce invece che Meloni dovrebbe trovare un punto di intesa con e per creare un'agenda politica comune.

Infine, Monti spiega che ha scritto il libro “Demagonia” per denunciare i rischi che il suo Paese sta correndo, e afferma di aver deciso di farlo dopo dodici anni dal suo governo, per liberarsi da timidezze e risentimenti.

Insomma, l'articolo evidenzia il rancore di Mario Monti nei confronti di Mario Draghi, ma fa emergere anche il suo senso del dovere nel denunciare i rischi che l'Italia sta affrontando. Resta da vedere se le sue parole avranno un impatto significativo nella scena politica italiana.

Cosa ne pensi?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
1