Marracash in concerto a Napoli: “Città dall'identità speciale, dai Co'Sang a Geolier passando per Pi
Nessuna città credo abbia l'identità che ha Napoli. È incredibile come i napoletani siano riusciti nel tempo a preservarla, con tutto ciò che comporta. Io ho un amore totale per Napoli e per tutte le cose legate a Napoli. Nessuna città credo abbia l'identità che ha Napoli, anche fuori da Napoli è un'identità che non si abbatte in nessun modo. È proprio una cosa molto legata secondo me alle identità della città.
Pino Daniele è un esempio di questo. Sono super fan del Pino Daniele, ma è proprio una cosa molto legata secondo me alle identità della città. Non è un caso che io abbia fatto il Marrageddon qui con un pubblico enorme e tra l'altro passando anche da Luca a Geolier, generazione precedente e nuova generazione. Ero a cena con Luca ieri sera e dicevamo: “Cazzo sono 21 anni che siamo amici, che facciamo cose insieme. Non è un bel traguardo, no, è assolutamente raro che costruisca un rapporto così bello e che duri così tanto”.
Iosò un rapero non napoletano fare il Maradona? Eh, tu tra un po' secondo me è raro vedere proprio artisti non napoletani su Real Napoli con grandi risultati. È il frutto anche di un rapporto speciale che ho con questa città, ormai da più di 20 anni. Nato proprio attraverso il rap, la mia frequentazione con Napoli, il mio stretto contatto iniziato nel 2005. Le mie prime canzoni al tempo facevo roccia music ed ero entrato in contatto con questo gruppo leggendario di Napoli che però ai tempi anche loro erano emergenti: i Co'Sang. Siamo diventati subito molto amici. Io venni a Napoli, stetti qui una settimana e un rapporto, un legame che non si è mai anzi è sempre migliorato.
Io vedo la mia frequenza con Napoli come un amore totale per Napoli e per tutte le cose legate a Napoli, soprattutto le cose artistiche. Mi piace l'identità, innanzitutto. Sono un fan dell'identità in generale, e nessuna città credo abbia l'identità che ha Napoli. È stata incredibile come i napoletani siano riusciti nel tempo a preservare, con tutto ciò che questo comporta, l'identità di Napoli, che si estende non solo alla città, ma a tutti, a tutti gli abitanti, anche fuori da Napoli.
In generale, mi è sempre piaciuto mangiare la musica italiana, il fondamento del rap in America lo fanno con pezzi su robe così qua. Io cerco di portare il nostro bagaglio culturale e di trasformarlo, perché poi è sempre un lavoro creativo. Non è che banalmente prendi una canzone e ne fai la cover, è sempre rivista e spesso anche profondamente cambiato il senso del pezzo originale. Trovo che sia un bel modo per avvicinare i giovani alla nostra storia alla fine.
