MASSACRA DI BOTTE LA COMPAGNA INCINTA E LA FA ABORTIRE CON PUGNI IN PANCIA: “NON È FIGLIO MIO”
La straziante vicenda della compagna massacrata da parte del compagno, che la costringeva a vivere in condizioni di umiliazione e terrore. L'abuso fisico e psicologico era quotidiano, con l'uomo che controllava ogni aspetto della vita della vittima, limitandole persino la possibilità di parlare con la madre e di vestirsi come voleva. Nonostante il suo stato di gravidanza, l'aggressione non cessava, con il compagno che la colpiva con pugni, calci e morsi, arrivando a colpirla violentemente sulla pancia.
Nel 2023, le violenze erano già iniziate, e nonostante la gravidanza, ilFLOAT continuava a picchiarla weighting selvaggiamente, causando lesioni tanto gravi che alla fine provocarono un aborto spontaneo. La vittima,schedata e ferita, subì ancora un altro aggredimento e venne rimasta incinta una volta di più.
Il convincimento del compagno che non fosse il padre del bambino aumentò la sua ferocia, arrivando a picchiare la vittima con percosse così brutali da causarle nuovamente un aborto spontaneo. La vittima, coperta di lividi, ha infine trovato il coraggio di denunciare le violenze, che furono valutate sufficienti per infliggerle con una prognosi di 30 giorni.
L'uomo è stato arrestato e ha rischiato una condanna di 4 anni di carcere, come richiesto dal Pubblico Ministero, accusato di maltrattamenti, lesioni e procurato aborto. La vicenda tragica è un grido d'allarme sulla scarsa tolleranza sociale e giudiziaria verso le donne vittime di violenza domestica e ci richiede urgentemente interventi più estimatori per proteggere le donne in pericolo e punire i responsabili di questi orribili crimini.
