Mattarella: “La guerra è sempre nemica dell'umanità, favorisce logiche di potenza prive di valore”
“L'Umanità contro la guerra: una peculiarità indelebile”
Il presidente della Repubblica, Mattarella, ha espresso un'affermazione convincente sulla guerra, sottolineando che “la guerra è sempre nemica dell'umanità, favorisce logiche di potenza prive di valore”. Questa frase è diventata unevento storico, un'inviata alluvionale che ha segnato il secolo. Secondo l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, l'evento è stato il più grave dell'intero Novecento in Piemonte.
La tragedia non lascia tracce irreversibili nel cuore e nella mente delle persone. Non è più come prima. La memoria non è solo un esercizio di sensibilità e rispetto nei confronti delle vittime e di coloro che sono rimasti segnati da quella esperienza, ma anche un appello esigente al senso di comunità e alla responsabilità di quanti ne hanno titolo. La Protezione Civile ha dimostrato orgogliosamente le sue capacità, da esempio per altre nazioni.
Tuttavia, il tema non può ridursi alla capacità di reazione rapida ed efficace durante le calamità. È necessario guardare alla prevenzione dei rischi con una visione di lungo periodo, analoga a quella dell'andamento degli eventi naturali. Non basta proporci di mitigare le avversità, non sarebbe un proposito all'altezza delle attese e delle esigenze. È necessario evitare ogni volta l'evocazione della straordinarietà degli eventi che tendono a riprodursi per giustificare in quel modo noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo.
Esiste un profilo ulteriore rispetto al quale non è ancora stato raggiunto un accordo. Fortunatamente, è cresciuta la consapevolezza delle risorse del pianeta non sono infinite. L'intervento dell'uomo è determinante nei due sensi, il confronto nell'ambito della comunità internazionale ne sta dando alta conferma non solo per la inadeguata consapevolezza di quel che accade nel mondo, ma anche per l'indifferenza generale. Il conflitto determina un clima di scontro che allontana la condivisione degli obiettivi a favore del benessere dell'umanità.
In questo contesto, la guerra conferma la sua natura sempre contraria all'umanità. Oggi, a Alessandria, in presenza degli amministratori di altre zone colpite, istituzioni del volontariato e della Repubblica, è necessario ricordare che l'Italia, come terra e popolo, è capace di affrontare le avversità e di rialzarsi. È necessario richiamare e riaffermare il patto di non lasciarsi distrarre dal progresso nell'affermazione dei valori di solidarietà e coesione propri della nostra comunità, quei valori che l'Italia dimostra di possedere.