Matteo Barone, in centinaia al flash-mob. Amico: “Era la mia vita”

Matteo Barone, in centinaia al flash-mob. Amico: “Era la mia vita”

Matteo Barone, in centinaia al flash-mob. Amico: “Era la mia vita”

A si è svolto un flash-mob per ricordare Matteo Barone, un 25enne deceduto dopo essere stato investito da un'auto. Centinaia di persone hanno partecipato al presidio, tenutosi nel luogo dell'incidente, per lanciare un messaggio chiaro: “basta morti in strada”. I partecipanti hanno attraversato le strisce pedonali con luci al neon, bloccando il traffico per pochi secondi, e hanno collocato un mazzo di fiori e una foto in via Adelchi, dove il corpo di Barone è stato sbalzato.

Il miglior amico di Barone, Dario, ha ricordato il ragazzo durante l'intervento, dicendo: “Baro era la mia vita. Quando non sapevo cosa fare, sapevo che c'era lui. La fortuna più grande ce l'avevo grazie a lui”. Dario ha anche raccontato la sera dell'incidente e ha annunciato che è in corso una raccolta fondi per aiutare la famiglia della vittima.

L'avvocato Domenico Musicco, presidente dell'AVISL, ha commentato: “I pedoni sono un'emergenza. Ci sono 50 morti all'anno a e almeno 20 a . Non c'è una vera e propria di prevenzione. Noi invochiamo sempre più controlli e una presenza più forte delle forze dell'ordine sul territorio”. Ha anche sottolineato che il limite di 30 km/h, già introdotto in città come Bologna, potrebbe ridurre gli incidenti stradali.

La guida dell'auto che ha investito Barone, il poliziotto Giusto Chiacchio, era stato arrestato dopo essere risultato positivo all'alcol test, ma è stato rilasciato dopo l'interrogatorio. La comunità continua a chiedere giustizia e a sensibilizzare sull'importanza della sicurezza stradale.


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