Matteo Renzi: “Su Paragon una porcheria, Meloni e Mantovano dicano se hanno fatto spiare Cancellato”
L'Influenza del Male: un'intervista a Matteo Renzi
In una intervista rilasciata all'ospite nella redazione napoletana di Fanpage.it, Matteo Renzi ha parlato del suo ultimo libro "L'Influenza" e si è soffermato in particolare sulla vicenda dello spionaggio ai danni di attivisti e del direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato.
Secondo Renzi, la vicenda Paragon è stata una "porcheria", Commissioni o non governare, ma comunicare unicamente "è la tesi chiave del libro ‘L'Influenza'". Renzi critica anche la gestione di Giorgia Meloni e Alfredo Mantovano, affermando che non sono in grado di governare e comunicare efficacemente. "La Meloni è una che nasconde le sue intenzioni, parla molto e non fa niente", aggiunge.
Renzi accusa la Meloni di aver selezionato un team di ministri inidonei, come Tani e Salvini, e di aver raccontato una storia fittizia sulla sua storia personale e sulla sua politica estera. "A me è capitato una volta un vecchio diplomatico mi disse che in politica estera non sei al tavolo, sei nel menu. Ecco, l'Italia di Meloni è nel menu, non al tavolo".
L'ex presidente del Consiglio critica anche la gestione delle istituzioni, affermando che la Meloni considera le istituzioni come di proprietà personale, piuttosto che come strumenti pubblici. "La proprietà personale è il concetto che Leist als diciamo che l'Italia di Meloni è un'area personale, non un paese".
Renzi sostiene che la vicenda Paragon è grave in quanto riguarda la libertà di informazione e il controllo dello stato sulla vita personale. "Se io accetto che lo stato possa controllare l'attività della libera informazione, allora non siamo più in una Repubblica Democratica Italiana, siamo in un'Autocrazia".
Rispondendo a Francesco Cancellato, Renzi dichiara che l'opposizione ha il dovere di accusare il governo e ricevere risposte Discipline e trasparenza sono elementi cardine della democrazia. "Non è che la Meloni decida a piacere se può rispondere o no".
In chiusura, Renzi afferma che difende la libertà di stampa e la democrazia del paese, difendendo Fanpage.it e il diritto dei suoi figli di vivere in un paese dove il Presidente del Consiglio rispetta le regole e non mette sotto controllo chi non la pensa come lui.
