Mediaset vorrebbe produrre meno fiction e doppiare più serie europee
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Mediaset vorrebbe produrre meno fiction e doppiare più serie europee

Mediaset vorrebbe produrre meno fiction e doppiare più serie europee

Mediaset, la società di proprietà della famiglia Berlusconi, sembrerebbe essere in procinto di cambiare la sua strategia di investimento nel settore dell'audio-visivo. Secondo un documento depositato presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Mediaset starebbe cercando di ridurre gli obblighi di investimento per film e fiction italiane a favore di serie e soap straniere.

Attualmente, le grandi aziende televisive europee sono obbligate a investire annualmente il 12,5% dei loro introiti nella produzione di contenuti audiovisivi nazionali, come film, e fiction. Mediaset vorrebbe ridurre questa percentuale e includere anche i “costi di edizione italiana e doppiaggio delle opere straniere” che l'azienda sostenere per le , soap e dizi provenienti da Spagna, Turchia, Francia e altri paesi europei.

Inoltre, Mediaset chiede di ridurre l'obbligo di investire il 3,5% del loro fatturato annuale nella realizzazione o co-produzione di film per il cinema, portandolo all'1,7%.

Il documento presentato da Mediaset è attualmente in attesa di una risposta da parte delle autorità competenti. Tuttavia, queste richieste suggeriscono che l'azienda berlusconiana sia intenzionata ad investire sempre meno nella produzione di fiction italiana e a puntare sempre di più sulla serialità straniera.

Ci si potrebbe quindi aspettare che a partire dal prossimo settembre gli attori italiani come Gabriel Garko, , Alessandro Safroncik, Laura Chillemi, Lorenzo Zeno e Massimo Liotti vengano sostituiti da attori stranieri provenienti da serie come “Il Segreto”, “”, “La Promessa” e “Bittersweet”.

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