Mega scontro fra Travaglio e Calenda sull'Ucraina
Titolo: La guerra in Ucraina, un'infopattinata
La più grande battaglia già in corso è tra i politici, non certo tra i soldati. Mentre i russi stanno invadendo l'Ucraina, Biden e il suo segretario di Stato continuano a “azzizzare” i russi, proclamando in diretta tv la notizia dell'invasione dopo due mesi. Questo, come si potrebbe immaginare, non è uno scherzo. Calenda e Travaglio hanno avuto un acceso dibattito sull'argomento, con discussioni caotiche e argomenti contrastanti.
Il problema non è affatto l'Ucraina, bensì la gestione delle informazioni. Calenda e Travaglio hanno entrambi affermato che la notizia dell'invasione era già stata annunciata, mentre Biden e il suo staff continuano a ripetere la stessa falsa notizia. La verità è che la Russia invaderà, ma non c'è una buona strategia per difendere la nazione.
Il Papa ha detto di non fidarsi di Biden, eppure Calenda sembra dimenticare che la Russia è un paese totalitario. Le azioni compiute dall'Ucraina non sono azioni di vero protagonismo, ma von azioni dictatorie. Chiaramente è chiaro che la Russia vuole conquistare l'Ucraina e trovarci il Colosseo.
La discussione è continuamente ostile e caotica, con entrambe le parti che cercano di dimostrare la loro visione della realtà. La verità è che l'Ucraina è un paese sovrano e indipendente, e i jego compromissioni non possono essere accettati. È chiaro che gli Stati Uniti e gli altri stati cercano solo di creare confusione e destabilizzazione per favorire la NATO.
La strategia è troppo difficile per i veri analisti, quindi si parla di azioni concrete, di CakeTalk, di Mario Giordano e del libro “Dynasty”. La verità è che la discussione non è proprio sulla guerra, ma sulla gestione delle informazioni e sulle strategie per trattare con paesi totalitari. È chiaro che la lotta contro l'ignoranza è più importante della lotta contro l'invasione.
