MELONI ATTACCA I FONDI CINEMA E IL FILM DI AMENDOLA:“490€ DI INCASSI. OLTRE 1 MLN IN SOLDI PUBBLICI”

MELONI ATTACCA I FONDI CINEMA E IL FILM DI AMENDOLA:“490€ DI INCASSI. OLTRE 1 MLN IN SOLDI PUBBLICI”

MELONI ATTACCA I FONDI CINEMA E IL FILM DI AMENDOLA:“490€ DI INCASSI. OLTRE 1 MLN IN SOLDI PUBBLICI”

Durante un intervento in videoconferenza al forum in masseria, la presidente del Consiglio ha espresso una forte critica nei confronti del sistema di finanziamento pubblico al cinema italiano. In particolare, ha preso di mira il meccanismo del tax credit, che a suo avviso è stato spesso utilizzato in modo improprio.

Meloni ha portato come esempio il caso di Giovanni Kufan, il presunto assassino di Villa Panfili, che avrebbe ottenuto 800.000 euro di fondi per la realizzazione di un film. Questo episodio, secondo la premier, dimostra chiaramente come il sistema di finanziamento pubblico sia stato abusato.

La presidente del Consiglio ha inoltre criticato il fatto che molte pellicole, nonostante abbiano incassi scarsi, abbiano comunque ricevuto finanziamenti pubblici ingenti, con cachet milionari per gli attori e gli addetti ai lavori. Un esempio citato da Meloni è il film “I cassa mortari” di Claudia Mendola, che ha ricevuto oltre un milione di euro in fondi pubblici, nonostante abbia incassato meno di 500.000 euro.

Secondo Meloni, negli ultimi otto anni il sistema di finanziamento pubblico al cinema italiano ha comportato uno spreco di circa sette miliardi di euro. Ha quindi chiesto maggiore trasparenza e meritocrazia nel settore, denunciando gli sprechi e le inefficienze del sistema.

Tuttavia, la presidente del Consiglio ha anche dichiarato che attualmente i fondi vengono destinati in modo più efficiente e ha ribadito la volontà del governo di combattere le rendite di posizione e il malaffare nel settore cinematografico. Ha sottolineato l'importanza di promuovere la cultura e l'arte, ma anche di farlo in modo responsabile e trasparente, senza permettere che i fondi pubblici siano utilizzati in modo improprio.

In sintesi, l'intervento di ha messo in luce i problemi del sistema di finanziamento pubblico al cinema italiano e ha sollevato questioni importanti sulla gestione dei fondi pubblici e sulla necessità di maggiore trasparenza e meritocrazia nel settore. La presidente del Consiglio ha ribadito l'impegno del governo a promuovere la cultura e l'arte, ma anche a combattere gli sprechi e le inefficienze del sistema.


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