Meloni: “Chi parla di tagli al welfare inganna i cittadini”. La reazione fredda dai banchi leghisti
Ecco il testo riscritto in italiano:
“Non ingannare i cittadini parlando di tagli al welfare. In questi giorni, ho sentito molte ricostruzioni che non condivido e vorrei cogliere questa importante occasione per ribadire la nostra ferma e totale condanna della dura aggressione all'Ucraina. Da quando è iniziata la guerra, la nostra posizione su questo tema è sempre stata chiara: il nostro sostegno al popolo ucraino non è mai stato in discussione.
Il 6 marzo, la presidente della Francia ha presentato il piano di riforma militare europeo. Io ho espresso la mia preoccupazione sulla denominazione “rearm Europe”, perché rafforzare le nostre capacità di difesa significa occuparsi di molte altre cose al di là del semplice potenziamento degli arsenali. Non c'è sicurezza senza libertà, e non c'è libertà senza sicurezza. È per questo che non possiamo proteggere l'Italia e i suoi cittadini se non siamo sicuri.
Le sicurezze sono strettamente intrecciate: non possiamo sacrificare le risorse per la difesa solo per fini semantici. I 800 miliardi di euro non sono risorse che vengono tolte da altri capitoli di spesa, ma risorse aggiuntive. E non possiamo dimenticare che l'Italia si è opposta con fermezza alla possibilità che una quota di fondi di coesione venga automaticamente spostata sulla difesa.
La semplificazione grossolana secondo cui aumentare la spesa in sicurezza significhi tagliare i servizi pubblici è una menzogna. Chi la sostenne sa bene di stare ingannando i cittadini. Non c'è stato bisogno di tagliare la scuola, l'infrastructure, la sanità o il welfare per aumentare le spese per la difesa, ma perché centinaia di miliardi di euro sono stati spesi in provvedimenti demagogici.
Gli italiani giudicheranno e gli italiani hanno dimostrato di essere molto più saggi di quanto certa politica creda. Pensiero che gli italiani sappiano bene che sono state le classi politiche concentrate solo su se stesse che hanno consegnato all'Italia una nazione debole e incapace di difendersi, costretta a usare le altre. Il paradosso è che coloro che oggi sventolano le bandiere della pace contro le spese per la difesa si lamentano anche di eccessiva ingerenza americana nelle nostre vicende. Beh, signori, le due cose non stanno insieme: o decidiamo di difendere l'Italia da sola e allora decidiamo noi, o non ci diamo condivisione.”
