Meloni falcia l'Onu, non c'è consapevolezza sui rischi dell'IA
Giorgia Meloni, Premier italiana, ha lanciato un appello alla comunità internazionale durante il Summit per il futuro al Palazzo di Vetro, esortando i leader mondiali a prendere maggiormente in considerazione il progresso tecnologico e in particolare l'intelligenza artificiale generativa. Ha evidenziato come l'intelligenza artificiale sia un grande moltiplicatore, ma che dobbiamo porci la domanda di cosa vogliamo moltiplicare per capirci se si tratta di un uso positivo o negativo.
Ha anche richiamato l'attenzione sulla riforma della governance delle Nazioni Unite, sottolineando che non può essere solo un club dei buoni propositi, ma il luogo dove si fanno i conti con l'urgenza delle decisioni e si traducono in azione le idee. Ha rivendicato l'importanza di garantire che l'intelligenza artificiale rimanga controllata dall'uomo e mantenga l'uomo al centro, mediante regole di ingaggio chiare e la capacità di governarne lo sviluppo.
Ha anche espresso preoccupazione per la possibile utilizzo dell'intelligenza artificiale per divaricare ulteriormente gli equilibri globali, e ha sottolineato l'importanza di porre regole e controlli per evitare scenari catastrofici. Ha anche richiamato l'attenzione sulla necessità di investire in Italia per lo sviluppo di Data Center e startup, e sulla collaborazione con le università della penisola.
Ha anche parlato della sua conversazione con Elon Musk, proprietario di Tesla e Starlink, ricevendo il Global citizenship award del think Tank Atlantic Council. Ha rivendicato l'importanza di porre la questione al centro dell'agenda internazionale e di lavorare insieme per tradurre le idee in azione.
Inoltre, ha parlato del piano Mattei, che prevede investimenti per cooperare con le nazioni africane, basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di poter competere ad armi pari. Ha anche espresso il desiderio di riformare la governance dell'ONU, garantendo principi di eguaglianza, democraticità e rappresentatività. Ha concluso che non ci interessa creare nuove gerarchie, ma lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni.