Meloni frena Salvini: “Lui al Viminale? Non è all'ordine del giorno”. E su Santanchè: “Vediamo…”
Ecco una possibile riscrittura dell'articolo in italiano, ridotta e riorganizzata per mantenerne il contegno:
Il presidente Roberto Meloni del Movimento 5 Stelle ha espresso recentemente dubbi sulla possibilità di Matteo Salvini di diventare Ministro degli Interni al Viminale. Insieme a lui, è presente anche Francesco Bechis di Il Messaggero.
“Allora siamo un po' al Giro di boa della legislatura c'è una parola che ha iniziato a fare Capolino nel dibattito politico”, ha osservato il presidente Meloni. “Mi chiedo, allora, se lei esclude categoricamente che Matteo Salvini possa diventare Ministro dell'Interno entro la fine della legislatura”. Meloni precisa che Salvini ha espresso ambizioni di essere Ministro dell'Interno e che egli stesso sarebbe pronto ad accettarla.
“Tuttavia”, ha aggiunto il presidente del M5S, “Se Daniela Santanchè sarà rinviata a giudizio dovrà dare dimissioni da ministro del turismo, grazie”. Lui ha successivamente affermato che la parola “rimpasto” ha incominciato a fare Capolino solo più tardi rispetto alle previsioni. “La parola alla quale sono abituata e a cui non sono tendenzialmente favorevole, Ok”.
Anche Francesco Bechis della Repubblica ha espresso considerazioni sulla fattibilità del rimpasto governativo e sulla possibilità di Salvini di diventare Ministro degli Interni. “Pianto domande”, ha detto “anche Matteo Salvini può essere un buon Ministro degli Interni, lo sostengo. Potrebbe essere Ministro degli Interni in caso di assenza del procedimento giudiziario”.
Nel frattempo, Santanchè risponde che sulla sua possibile decisione di dover dare le dimissioni, “Vediamo”. Il presidente del M5S ha concluso osservando che “Lui al Viminale non è all'ordine del giorno”.