Meloni: “Mail magistrato? Non parlerei di complotto ma di menefreghismo della volontà popolare”
“Meloni: ‘Parlaremo di menefreghismo della volontà popolare, non di complotto. Alloo, guardi direttore, intanto esprimo la mia solidarietà con chi ha pubblicato quella mail inviata da un magistrato a 500 persone. Qualcuno ha presentato un esposto, e questo fa un po' specie. Non fa un po' specie che gli stessi che sostengono sia perfettamente giusto e lecito infiltrarsi nei partiti politici per fare delle presunte indagini con il taglio e cucci e che dicono che è perfettamente normale che le chat private delle persone vengano pubblicate sui giornali, se poi viene pubblicata una mail che è stata inviata a 500 persone? Allora chiede l'intervento del tribunale, anche questo è l'utilizzo dei due pesi e delle due misure dei quali parlavamo poco fa, che secondo me ha oggettivamente messo in difficoltà l'onesta intellettuale di alcune personalità.
Dopodiché, sulla questione, guardi, io non parlerò di complotto. Voglio dirlo anche perché, insomma, io quelle poche volte che leggo i giornali, leggo sempre di questo mio nome congiurato, l'ho mai parlato di complotti. Addirittura ci sono persone che fanno le interviste per dire ‘Non l'ho fatto io, il complotto', e fa un po' sorridere, no? Poi ho capito che le fanno soprattutto per far credere che contano qualcosa. Per me sono tutte dinamiche abbastanza bizzarre. Non credo che ci sia un disegno di sovvertire la volontà popolare. Credo che ci sia da parte di alcuni un sostanziale menefreghismo rispetto alla volontà popolare, cioè, a dire, se il popolo vota bene e vota come noi crediamo che debba votare, allora la democrazia è una grande risorsa. Ma se il popolo non capisce e non vota come dovrebbe votare, allora andranno corrette in qualche maniera le scelte del popolo. La mail del magistrato, guardi, l'ho pubblicata perché dice due cose. Ha pubblicato una frase che dice due cose vere: dice che io non agisco per interesse personale, ma per visione politica. Lo confermo. Dice che questo è un problema. Dice che questo è un problema, ma io lo so. È quello che ho detto in questi anni, cioè ritengo che in questa nazione una politica forte, una politica che non ha scheletri nell'armadio, una politica che non ha una seconda agenda, che non è condizionata da interessi personali e che quindi non è condizionabile, è un problema per molti, problema per tutti quelli che sulla debolezza della politica hanno costruito degli imperi. Ne sono consapevole, l'ho detto da tempo. Credo che il ruolo della politica sia esattamente quello che io sto cercando di esercitare: rispondere nel rispetto delle regole alla volontà popolare e dire no, non farmi condizionare da nessuno rispetto a quel che io ritengo sia giusto,nel rispetto delle regole, per dare risposte ai cittadini. Sono tutte cose che io conoscevo già, non mi spaventano dovrebbero fare riflettere e dovrebbero fare riflettere molti, ma penso che siano una buona notizia per i cittadini che sappiano che c'è una persona che non si fa condizionare perché non ha scheletri nell'armadio e non rincorre interessi personali, ma gli interessi dei cittadini, secondo quella che è la sua visione. Credo che la politica debba fare questo”.