Meloni parla già come Orbán, ma perché preoccuparci?
La polemica innescata dal senatore leghista Claudio Borghi – il Toninelli della Lega – non meriterebbe nemmeno di essere ricordata, se non per riderne. Dopo essere arrivato a chiedere le dimissioni di Sergio Mattarella nel giorno della festa della Repubblica per un problema di comprensione del testo (Mattarella aveva detto semplicemente che con le elezioni del parlamento europeo ci apprestavamo a celebrare la sovranità europea), la mente economica del salvinismo ha confermato tutto: «Mi dica chiunque se la nostra Carta contempli cessioni di sovranità». In effetti potrebbe dirglielo chiunque (o almeno chiunque l'abbia letta), ma il gioco è bello quando dura poco: quando il saggio indica gli attacchi al Capo dello stato, lo sciocco guarda Borghi.
L'importanza…