Meloni polemizza con i giornalisti: “Non parlo con voi? Ho risposto a 350 domande”
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Meloni polemizza con i giornalisti: “Non parlo con voi? Ho risposto a 350 domande”

Meloni polemizza con i giornalisti: “Non parlo con voi? Ho risposto a 350 domande”

Il leader politico polemizza con i giornalisti affermando di non dover difendersi dalla previsione di rappresentare un limite o problema per la libertà di stampa e la democrazia. Meloni sostiene che alcuni giornalisti mettono insieme due concetti apparentemente inconciliabili: da una parte, l'idea che il governo intenda esentare i diritti della stampa e, dall'altra, il lavoro svolto dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria guidato dal Sottosegretario Baracchini, competente per il governo.

Meloni sostiene che questo tipo di accuse sono superficiali e non considerano il lavoro compiuto dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria, che è stato descritto come “opera attenta e tenace di sostegno all'impresa giornalistica”. Inoltre, Meloni ricorda che ha già risposto a 350 domande dei giornalisti nel 2024, più di una domanda al giorno, e che non capisce perché i giornalisti non siano soddisfatti delle sue risposte.

Meloni ha scelto di non partecipare alle conferenze stampa al termine del Consiglio dei Ministri, scelta che giustifica dicendo che il governo viene accusato di leaderismo e che lei, come presidente del consiglio, non è da sola. Meloni afferma che i ministri che hanno lavorato ai provvedimenti dovrebbero anche essere i ministri a spiegare ai giornalisti cosa hanno fatto, e non solo lei.

In sintesi, Meloni si difende dalle accuse di minacciare la libertà di stampa e la democrazia, sostenendo che il governo è composto da molti membri che lavorano insieme per il bene del paese e che lei non è da sola. Inoltre, Meloni sostiene che ha già risposto a molte domande dei giornalisti e che non capisce perché non siano soddisfatti delle sue risposte.


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