Meloni rivendica le critiche a Ventotene: “Io insultata, sconvolta dalla reazione della sinistra”
Giorgia Meloni, rivendicando le sue critiche al Manifesto di Ventotene, ha attaccato le opposizioni per la loro reazione. In una lunga intervista, la leader dell'M5S ha dichiarato che non considera insultuose le sue parole, bensì una espressione della sua libertà di pensiero. Meloni ha detto di essere rimasta sconvolta dalla reazione in aula, nella quale ha visto parlamentari della Repubblica arrivare ai banchi del governo con insulti e ingiurie, suggerendo che la sinistra stia perdendo il senso della misura e stia emergendo un'anima “illiberale nostalgica”.
La leader dell'M5S ha rivendicato il diritto di non concordare con le idee altrui e di non essere d'accordo con il testo del Manifesto di Ventotene, che considera pericoloso per la democrazia. Meloni ha accusato la sinistra di ritarare un concetto non dem的手licito, ovvero l'idea che il popolo debba essere educato e non ascoltato, come descritto da Eugenio Scalfari in alcuni suoi editoriali. La leader dell'M5S ha citato Chesterton, che affermava che è lecito rispetto gli uomini e la loro vita, ma rivendicare quando non si è d'accordo con le loro idee.
Meloni ha affermato di non sentirsi insultata, ma sconvolta dalla reazione in aula, e ha aggiunto di essere convinta delle sue idee e di credere che la democrazia si basi sulla libertà di espressione e di pensiero. La leader dell'M5S ha concluso che la sinistra dovrebbe affrontare apertamente le idee altrui, senza cercare di silenziarle o addomesticarle.
