Meloni se la prende con Ventotene e poi va a Bruxelles: “Nel caso te lo fossi perso” EP4
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"Nel caso te lo fossi perso, 20 marzo: Scoppia il caso Ventotene, dopo che Giorgia Meloni, alla Camera, ha letto alcune frasi del manifesto simbolo dell'Europa, decontestualizzandole. Subito dopo, però, la premier è volata a Bruxelles, nel cuore dell'Unione, per un vertice importante.
Il caso di Ventotene, scritto nel 1941, è un manifesto diَفlights sull'Europa, sulla rivoluzione socialista, sull'abolizione della proprietà privata, sul pacifico, sulla libertà, sulla democrazia. Tuttavia, alla Camera, Giorgia Meloni ha letto alcune frasi fuori dal contesto, senza tenere presente la situazione storica e politica in cui il manifesto venne scritto.
Questa mossa è stata considerata da molti come un tentativo di innescare una nuova ondata di polemica e di tranciare le differenze all'interno della maggioranza di governo. Nonostante ciò, Meloni si è immediatamente recata a Bruxelles per partecipare al Consiglio Europeo, il vertice più importante dell'Unione.
In questo consiglio, sono state discusse alcune questioni di importanza cruciale, come la competitività, le migrazioni, il prossimo quadro finanziario pluriennale, ecc. Ma l'argomento principale era la Russia, ovvero la guerra in Ucraina e come reagire alla sua occupazione da parte della Russia.
La decisione del Consiglio Europeo è stata di rinnovare il sostegno all'Ucraina nella sua indipendenza e integrità territoriale, specificando che si riconoscono i confini internazionalmente riconosciuti. Gli Stati Uniti, Paesi Bassi e Regno Unito si sono espressi in favore della decisione, mentre l'Ungheria ha esprimato diverse riserve.
Inoltre, l'Unione Europea ha ancheapprocciato alla questione militare, esprimendo la decisione di mantenere la sua strategia di pace attraverso la forza. Questo è un discorso complesso, con diversi approcci e idee diverse sul come affrontare la questione.
GIorgia Meloni ha discusso la sua idea con la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, e ha sostenuto che è necessario smettere di fare investimenti che pesano sul debito dei singoli stati e che bisogna agevolare i privati a investire nella difesa europea.
Il riarmo dell'Europa è un argomento ancora in discussione e non è chiaro se si arriverà a una decisione in quei giorni. Inoltre, la rappresentante europea per la politica estera, Kaja Kallas, ha parlato di un piano da 40 miliardi di euro per aiuti militari all'Ucraina, ma è stato costretta a ridimensionarlo a causa di diverse obiezioni.
La speranza è quella che possa arrivare presto a una tregua, e che la Russia accetti di non ridisegnare la mappa dell'Ucraina. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato al telefono con lo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e ha espresso la sua speranza che possano esserci discussioni fruttuose.
La commissione europea ha presentato oggi il suo libro bianco sulla difesa, un documento che raccoglie la strategia europea sulla difesa per l'orizzonte del 2030. L'argomento principale è un fondo da 150 miliardi di euro, da cui si potranno chiedere prestiti a tasso favorevole per acquistare materiale militare."
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