Meloni si racconta a Porro, il paese vola e i magistrati remano contro: “Non mollo, Italiani con me”
Meloni si racconta a Porro: “Il paese vola e i magistrati remano contro: ‘Non mollare, italiani con me'. Va bene allora l'atto era chiaramente un atto voluto e tutti sanno che le procure in queste cose hanno una certa discrezionalità. Come del resto è dimostrato dalle numerose denunce che i cittadini hanno fatto contro le istituzioni e sulle quali si è deciso di non procedere con l'iscrizione nel registro degli indagati. Penso che insomma chiunque, nei miei panni, di fronte a questa vicenda, si sentirebbe un po' demoralizzato. Ecco, e guarda, fondamentalmente so perché. Perché nel mese di gennaio ho fatto 73 ore di volo. Qualcuno mi critica perfino perché porto mia figlia con me all'estero quando parto, spesso quando posso, non si capisce esattamente quando dovrei vederci di nuovo. Dirò che, perché ho fatto 73 ore di volo nel mese di gennaio. Perché sono consapevole del fatto che ogni ora volata, ogni viaggio, ogni accordo che si stringe sono fondamentalmente porte aperte o porte che si aprono per le nostre imprese, che significa posti di lavoro. Che significa possibili investimenti, anche di alcune delle aziende che sono sedute nel Panel che io sto portando avanti.
La credibilità che cerco faticosamente di costruire ha portato per esempio, alcuni giorni fa, un fondo di investimento norvegese, il più grande al mondo, a comprare oltre 8 miliardi di euro di titoli di Stato italiani. Ha portato gli indiani, gli Azeri e i canadesi a misurarsi in una gara pubblica sull'acquisto dell'Ilva. Ha portato a salvare Ita con una ambiziosa con i tedeschi di Lufthansa. Ha portato lo scorso fine settimana in Arabia Saudita a stringere accordi che valgono 10 miliardi di euro. Questo è il lavoro che io cerco di fare e che ci permette di dire, volendo, che facciamo una battuta dal ghiaccio dei fiordi fino alla sabbia del deserto. Il mondo è tornato a guardare con interesse all'Italia. È tornato a puntare sull'Italia, sulle nostre imprese, sulle nostre capacità, sulle nostre eccellenze.
Il merito, chiaramente, l'ho detto in tante occasioni non è, Eh, principalmente mio, Eh, è sempre delle imprese e dei Lavoratori. Però, c'è anche qualcosa che è cambiato rispetto al passato e cioè che ora c'è un governo che cerca di dare il massimo per creare le condizioni anche di stabilità, di credibilità, di autorevolezza per fare esprimere al massimo il potenziale di queste aziende in un momento in cui il commercio globale rallenta.
Io sto facendo questo ragionamento perché l'export dell'Italia verso i paesi extra UE raggiunge nel 2024 un valore record per gli ultimi 10 anni, che è 305 miliardi di euro. Il comparto agricolo fa segnare il primato storico nel 24, siamo la Nazione tra i 27 paesi dell'UE con il più alto valore aggiunto agricolo. Poi, i record che abbiamo citato mille volte del Mercato del Lavoro, l'occupazione, lo spread che misura alla fine la fiducia nella solidità del nostro sistema è sceso di oltre la metà da quando ci siamo insediati.
Non è un fatto filosofico, Eh, significa miliardi risparmiati sugli interessi da pagare sui titoli di Stato che tornano ai cittadini per essere spesi in altro. Poi, non parliamo di soldi che lei avrà fatto grazie all'andamento del record della Borsa Italiana. Insomma, perché lo dico? Lo dico perché in questo scenario io ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Finanza con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente cosa sta accadendo all'estero non è non è la stessa cosa allora.
Secondo voi, lo stesso fondo di investimento norvegese che ha appena comprato 8 miliardi di titoli di Stato italiani dopo aver letto questa notizia è più portato a comprarne nove o sette o magari Zero? Il punto è che quello che sta accadendo è soprattutto un danno che si fa alla Nazione che si fa le sue opportunità che si fa le sue speranze che si fa le sue occasioni.
Ecco, che cosa mi manda francamente un po' ai matti che tu puoi essere anche disposto a fare tutti i sacrifici necessari a portare a casa dei risultati, ma se quegli stessi italiani che dovrebbero remare con te invece ti remano contro smontano in niente tutto il lavoro che fai. Se la ricorda Porro? Penelope No, la mitologica moglie di Ulisse. Ecco, al posto di confronto a me Penelope avrebbe tessuto le tende dello Stadio Olimpico.
Insomma, non sono preoccupata, non sono preoccupata, non sono demoralizzata, non sono neanche demoralizzata. Sono consapevole del fatto che alla fine quando ho accettato di guidare questa nazione, io sapevo esattamente a cosa sarei andata incontro. Lo sapevo perché la battaglia che noi stiamo cercando di condurre è forse anche più grande di un programma di governo, direi che anche va oltre la destra e la sinistra.
Perché la battaglia per un'Italia normale è forse anche più grande di un programma di governo. E io penso che anche a sinistra ci sia un sacco di gente che vorrebbe un'Italia normale, cioè un'Italia nella quale una persona per bene non debba avere paura dello Stato, non debba avere paura della Giustizia, non debba avere paura del fisco, non debba avere paura della burocrazia. Un'Italia nella quale non sia normale o comunque inevitabile che i governi li scelga il palazzo e non il popolo, non è normale non è inevitabile che alcuni magistrati politicizzati cerchino di eh diciamo colpire chi non è politicamente schierato con loro.
Non è normale non è inevitabile che quando arriva la Guardia di Finanza si debba essere terrorizzati anche se non si è fatto nulla di male. Che conta di più, eh, chi conosci piuttosto che chi quanto vali. Non è normale sono degenerazioni e sono le degenerazioni che hanno messo in ginocchio la Nazione più bella del mondo. Sono il male che giustifica tutti gli altri mali.
Perché alla fine, se le istituzioni non funzionano, se non sono giuste, io devo comportarmi bene. Io penso che sia questo ad averci devastato. Allora prendiamo quei che fa pezzetto francamente fortunatamente della magistratura. C'è alcuni giudici fortunatamente pochi che però vogliono decidere la politica industriale, vogliono decidere la politica ambientale, vogliono decidere le politiche dell'immigrazione, vogliono decidere se come si possa riformare la Giustizia, vogliono decidere per cosa possiamo spendere e per cosa no.
In pratica vogliono governare loro e solo. C'è un problema e il problema è che se io sbaglio gli italiani mi mandano a casa. Se loro sbagliano nessuno può fare o dire niente. Nessun potere al mondo in uno stato democratico funziona così. I contrappesi servono a questo e la magistratura svolge un ruolo fondamentale nella nostra democrazia. È una colonna portante della nostra Repubblica, solo che nessun edificio regge su una colonna sola.
Poi, per carità, se alcuni giudici vogliono governare e si candidano alle elezioni e governano l'hanno fatto in alcuni casi legittimamente. L'unica cosa che non si può fare è che loro governano e io vado alle elezioni perché lei capisce che questo, diciamo, non è molto accetterebbe nessuno. No, noi abbiamo scelto di scrivere un'altra storia, che è una storia di rispetto delle regole, di rispetto dei ruoli, una storia di credibilità delle istituzioni, una storia di orgoglio e di libertà per le persone per bene di questa nazione.
Forse per questo alcuni non siamo graditi perché quando le persone per bene in Italia sono la maggioranza saranno libere e orgogliose. E allora non ci sarà più spazio per le corporazioni per i gruppi di potere per i privilegi dei pochi sulla pelle dei molti. E io penso che questa battaglia alla fine valga ogni sacrificio possibile. Quindi, gli italiani, dico ancora una volta: ‘Finché ci siete voi, ci sarò anche io. Non intendo mollare di un centimetro, almeno, fino a quando saprò che la maggioranza degli italiani è con me e spero di aver risposto alla sua domanda”.
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