Metsola a Draghi: “Ue spettatrice in Ucraina? Kiev non sarebbe libera senza il nostro sostegno”
Il presidente ha espresso un messaggio di ottimismo e speranza, sottolineando la fiducia nella capacità dell’Europa di essere all’altezza delle sfide storiche. L’Europa non è destinata a essere uno spettatore passivo e ha sempre dimostrato la sua capacità di costruire la cooperazione globale. Il caso dell’Ucraina è un esempio significativo, dove l’aiuto europeo ha permesso a Kiev di rimanere libera e ha reso possibili i negoziati di pace.
Il presidente ha inoltre ringraziato il presidente Meloni e il ministro degli esteri italiani per il loro contributo nel difendere i valori europei. Ha sottolineato l’importanza di continuare a spiegare il motivo per cui l’Europa sostiene l’Ucraina, che non è solo un atto di altruismo, ma anche una questione di autodifesa e di protezione dei principi di libertà e sovranità.
La richiesta di vere garanzie di sicurezza è fondamentale per evitare che il conflitto si ripeta in futuro con conseguenze ancora più gravi. Il presidente ha ribadito la volontà di pace, ma una pace duratura che si basi sul principio di non ingerenza negli affari dell’Ucraina e dell’Europa. In sostanza, l’Europa non può permettere che siano presi decisioni che la riguardano senza il suo coinvolgimento, non perché vuole la guerra, ma perché vuole una pace vera e duratura.
