mi chiamavano ‘la zingara’: ha sofferto di bulimia, soffriva l’aereo. chi e’?
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mi chiamavano ‘la zingara’: ha sofferto di bulimia, soffriva l’aereo. chi e’?

Mietta, conosciuta anche come “La Zingara”, è una figura familiare per molti italiani. Dopo anni di carriera nel mondo dello spettacolo, ha deciso di tornare in TV con il nuovo programma “Io Canto Family”, che va in onda su Canale 5 a partire dal 20 maggio.

Nell'intervista con Vanity Fair, Mietta ha confessato di essere stata giudicata duramente nel suo passato, specialmente per la sua età, la sua partecipazione a manifestazioni punk e la sua contemporanea ricerca di se stessa. “Mi chiamavano ‘La Zingara' e andavo in giro scalza, adoravo quell'attitudine”, racconta.

La sua infanzia è stata comunque “accogliente e libera”, ma “il mio essere gitano era autentico”. All'epoca, Mietta era oggetto di giudizi pesanti, sia per la sua età che per la sua condotta. “Col fatto che mi spostavo scalza pensavano che fossi sporca. Io, però, ero pulita sia dentro che fuori”.

La sua carriera è stata variegata, coinvolta in , recitazione, scrittura, doppiaggio e conduzione. “Ho esplorato tanti campi perché sentivo di dovermi esprimere in tante forme. Penso che la vita sia un gioco che ti aiuta a tirare fuori i tuoi sapori e i tuoi colori: perché non approfittare di questa opportunità?”

Nonostante i giudizi negativi del passato, Mietta si è decisa a non essere legata alla sua età o al suo passato. “Sono entrata in quell'età della vita in cui non hai più paura di raccontare niente che non sia la verità”. La sua battaglia è stata parallela a quella per la libertà espressiva, arrivando a credere che “la verità posso essere un'arma a doppio taglio certe volte, non credo. Certo, ma ci sono talmente tante menzogne in giro che dire la verità diventa quasi indispensabile. È questo che ho cercato di insegnare anche a mio figlio”.

Ricorda di avere avuto una propensione a vergognarsi del suo essere e delle sue scelte, anche alla tenera età dai 20 anni. Ma adesso, sente di essere pronta a essere “posta nell'essere ciò che voglio, senza paura di essere giudicata”. L'ultima volta in cui ha lasciato Taranto, la sua città natale, è stata a 18 anni, per partecipare a uno sceneggiato radiofonico. Quell'esperienza le ha insegnato molto, ma anche la sua famiglia la ha sempre incoraggiata a seguire i suoi sogni.

Mietta non crede che la notorietà abbia comportato ungran impatto negativo sulla sua vita. “Sono sopravvissuta a tante cose. L'ultima è stata un disturbo alimentare che rischiava di diventare serio. È successo l'anno scorso: ho notato che il mio rapporto con il cibo è iniziato a cambiare, così mi sono rivolta alla mia psicologa e l'abbiamo presa in tempo. Non so come sia successo: sentivo il desiderio di mangiare più del dovuto e poi mi pentivo”.

In conclusione, Mietta è un'artista non solo ma una donna determinata e autentica, pronta a raccontare la sua storia e a insegnare ai giovani di essere sinceri e liberi.

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