MICHELLE CAUSO, l’ergastolo dei genitori
Secondo Stefano Callipo, presidente dell’Osservatorio Nazionale su Violenze e Suicidi, il caso di Michelle Causo rappresenta una personalità “difficilmente recuperabile” a causa della mancanza di senso di colpa e di un marcato delirio di onnipotenza. Callipo sottolinea che il dolore più grande è quello dei genitori di Michelle, che hanno subito un torto irreparabile e che lo Stato e la società non potranno mai completamente ripagare.
Callipo definisce il ragazzo come una persona con una personalità non compatibile con situazioni di recupero, in quanto tende a reiterare i propri errori e ha una percezione di impunità e onnipotenza che gli fa credere di poter fare qualsiasi cosa senza conseguenze. Questo tipo di personalità, secondo Callipo, è pericolosa e può creare un effetto di emulazione in altre persone.
Callipo sostiene inoltre che il carcere non sarebbe una punizione sufficiente per questo tipo di persona, in quanto potrebbe essere vissuto come un’esperienza di lusso e non come una forma di punizione. Al contrario, Callipo ritiene che lo Stato e la società debbano fare in modo che queste situazioni non diventino un esempio da seguire, ma piuttosto un monito per riflettere su come prevenire simili tragedie in futuro.
Inoltre, Callipo sottolinea l’importanza di dare spazio ai genitori di Michelle e di restituire loro un minimo di dignità, in quanto lo Stato italiano e la società saranno sempre debitori nei loro confronti per la perdita della loro figlia.

