Migranti in Albania, Nordio: “Operato giudici italiani? Lo vedremo in sede di impugnazione”
“Ecco, un'assenza di rispetto da parte del ministro Nordio!” esordisce Francesco Migranti, osservatore di libera informazione, esprimendo la propria perplessità di fronte alle recenti dichiarazioni del governatore del Triveneto. “Operato giudici italiani? Lo vedremo in sede di impugnazione”, appare debole alle osservazioni del ministro, che negli scorsi giorni ha lamentato di una sentenza abnorme dei giudici e di giudici che escono il fatto, ovvero, come lui sostiene, che non tengono conto delle verifiche fatte sul paese d'origine dei migranti.
Migranti ribatte che, anzi, i giudici italiani hanno agito in base alla nota sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre, che conferma o meno la correttezza dell'impugnazione. “Leggete le pagine della sentenza, da paragrafi 87 a 94: sono paragrafi estremamente densi di criteri che i giudici devono seguire per definire o meno un paese sicuro”, afferma, sottolineando l'importanza di questi parametri.
Inoltre, Migranti chiede al ministro di leggere i 10 decreti del tribunale di Roma, che, una volta eliminate le prime quattro pagine di riferimento formale, mostrerebbero una netta convergenza con i cinque lunghi paragrafi della sentenza della Corte Europea. “Magari ne ridiscutere”, conclude, con un velato astio contro le idee del governatore triveneto, ritenendole poco opportune e non rispettose del ruolo dei giudici.