Milano, museo Leonardo3 in presidio: “Facilitatori in urbanistica? Anche nella cultura”
La protesta a pochi passi dal convegno in cui Matteo Salvini parla del futuro della città: “Ancora in attesa di rinnovi, ma a breve non avremo più un ingresso”
Cronaca (Milano). In Galleria Vittorio Emanuele II, a pochi metri dal ristorante Savini e da Palazzo Marino, sede del comune di Milano, il museo Leonardo3 resiste alla minaccia di chiusura. Da mesi, ormai, il direttore Massimo Lisa si rivolge al sindaco per fare chiarezza. Oggi è tornato in piazza insieme ad altre decine di persone che sostengono la sua causa mentre a pochi passi il ministro e vicepremier, Matteo Salvini, tiene una conferenza sul futuro di Milano. Così il direttore Lisa: “Ho saputo che oggi Salvini era nel ristorante Savini per affrontare una serie di problemi della città di Milano. A solo 50 passi dal museo, Salvini sarebbe potuto venire a capire perchè facciamo 300 mila visitatori all'anno, invece se ne è disinteressato. Tra pochissimi giorni rimarremo senza licenza di pubblico spettacolo, quindi di fatto gli spazi non potranno stare aperti e non avremo più un ingresso. Siamo in attesa di eventuali rinnovi dato che il Comune ha detto che non intende sfrattarci fino alla fine della questione giudiziaria”. Inoltre, il direttore ha affermato un collegamento tra il caso del museo e la maxi inchiesta urbanistica scoppiata nelle ultime settimane: “Da due anni parlo di un'amministrazione con luci e ombre. Come ci sono facilitatori nell'urbanistica, ci sono anche in altri settori. Proprio il motivo per cui veniamo mandati via non è legato alla burocrazia, ma è perchè c'è un facilitatore che rema contro di noi con altri obiettivi per la Galleria”. Nel corso del presidio, la vicesegretaria della Lega, Silvia Sardone, di passaggio in piazza San Fedele per raggiungere il Savini, ha ribadito il suo sostegno: “Ho fatto quello che potevo fare”. (Nicoletta Totaro/alanews)
