Milano Pride, Michelin, Colica, Kaze e tanti altri: “La nostra arte per i diritti”
Decine di artisti al Milano Pride, organizzato per la giornata di sabato 29 giugno. Parlano ai microfoni di Fanpage.it Francesca Michelin, Fabrizio Colica, Kaze e Beatrice Quinta, raccontando non solo il loro impegno per i diritti ma anche situazioni in cui si sono sentiti discriminati.
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non ho mai avuto modo di partecipare al Pride prima per eccessiva timidezza e paura prima di fare il mio coming out mercato musicale Comunque dice ancora gli artisti Queer siete troppo Queer S mi sono stata spesso discriminata per il mio colore della pelle per il mio sesso ehm è dolorosissimo sono donna però sono anche una persona privilegiata e quindi è proprio mio dovere usare anche questo privilegio corro di notte i lampioni le stelle c'è il Pride di Milano profuma di te ride più forte qui non si nasconde è in tutte le cose in tutte le cose esplode quell'orgoglio che adesso c'è Pride è proprio appunto l'orgoglio l'orgoglio di essere quello che che si è che si vuole essere e far capire alle persone intorno a noi che si esiste e che ogni persona deve avere gli stessi diritti essere donne nel mondo della musica e in realtà anche non solo nella musica è spesso complicato perché oltre alla disparità di di genere che c'è dal punto di vista salariale e anche di diritti c'è proprio questo doppio standard che perme alle nostre vite in qualsiasi cosa facciamo quindi è importante parlarne e io poi mi rendo conto che sono donna però sono anche una persona privilegiata e quindi è proprio mio dovere usare anche questo privilegio e questo spazio che ho anche come quello di questa sera per parlare di queste cose quindi anche le canzoni che ho scelto di cantare questa sera sono canzoni che per me hanno un significato importante per la giornata di oggi e abbiamo anche anche riscritto una mia canzone in tema Pride corro di notte i lampioni le stelle c'è il Pride di Milano profuma di te per me questo Pride significa esordio perché io per una serie di motivi non ho mai avuto modo di partecipare al Pride prima per eccessiva timidezza e paura prima di fare il mio coming out e dopodiché per una serie di eventi non sono mai riuscito a partecipare quest'anno più che mai il Pride è puntuale Dopo una serie di vicissitudini e di spiacevoli politici e non accaduti Ritengo che sia indispensabile pronunciare la nostra libertà ancora più forte il Pride Più che altro dovrebbe entrare in ogni ambito della nostra vita poi la musica è arte quindi rappresenta un periodo storico quindi dovrebbe rappresentare anche la libertà del nostro periodo storico forse la musica è una delle Arti che si prende di più la bandiera diciamo però per me c'è un grande problema in realtà messo sotto sotto il tappeto tutti si professano No io non sono mofa No io non sono sessista io non sono eccetera però il mercato musicale Comunque dice ancora gli artisti Queer siete troppo Queer cosa che non direbbero mai però un artista etero Scusami sei troppo etero scendi da questo palco è una grande festa Innanzitutto Però quello che mi preme sottolineare sempre che non è solo una festa ma anche un momento di riflessione è un momento in cui parlare dei problemi delle disuguaglianze sono donna e sono nera oppure come spesso è stato sottolineato non Completamente nera un po' più chiara delle altre nere insomma E quindi mi sono stata spesso discriminata per il mio colore della pelle per il mio sesso ehm è dolorosissimo soprattutto quando sono discriminazioni sono sono micro aggressioni che fai fatica anche a dimostrare magari non è la persona che ti tira lo schiaffo per strada è il collega che pensa che tu non sia all'altezza di un determinato lavoro eh quando entri in un negozio ti trattano in una maniera diversa O pensano che non puoi permetterti un articolo per il tuo colore della pelle sono queste piccole cose che mi feriscono tantissimo perché fai molta più fatica a difenderti ride più forte qui non si nasconde è in tutte le cose in tutte le cose esplode quell'orgoglio che adesso c'è