Milano, targa per Giulia Cecchettin in Statale: “Valditara? Governo nega che esista il patriarcato”
Nella città di Milano, a fianco dell'Università Statale, è stato apposto un targhetto in ricordo di Giulia Cecchettin, vittima del patriarcato. La cerimonia è stata accompagnata da un discorso fortemente critico verso il Governo e l'Istituzione Universitaria, che negano l'esistenza del patriarcato.
Secondo i manifestanti, la negazione del patriarcato è un esempio di negazionismo, che si sviluppa in modo particolare in favore di coloro che beneficiano del sistema patriarcale, come ad esempio il ministro e il Governo Meloni. Inoltre, l'Istituzione Universitaria e il sistema scolastico continuano a ignorare il problema del patriarcato, nonostante esso abbia un impatto diretto sulla vita delle persone, in particolare delle donne e delle persone trans.
I manifestanti citano i dati dell'ISTAT e dell'Osservatorio di Nonna, che riportano 104 femminicidi e 405 aggressioni contro le persone trans. Secondo loro, parlare di patriarcato che non esiste non ha alcun senso e non rappresenta la realtà delle donne e delle persone trans che sono vittime di violenza e discriminazione.
Il discorso si conclude con un appello alla necessità di non restare in silenzio mentre le donne e le persone trans continuano a essere uccise, stuprate e aggredite. I manifestanti ricordano che il patriarcato non è malato, ma è il prodotto di un sistema che perpetua la discriminazione e la violenza contro le donne e le persone trans.
Il loro messaggio è chiaro: ci vogliamo vivere, ci vogliamo essere libere e non ci fermeremo finché non riusciremo a cambiare il sistema e a porre fine al patriarcato. Inoltre, invitano le donne e le persone trans a non essere stanche di lottare e a non permettere che le loro vite vengano cancellate senza fare nulla.
La manifestazione si conclude con l'esibizione di musica e applausi, in segno di protesta e di riconoscimento delle donne e delle persone trans che sono state vittime del patriarcato.