MO, la relatrice ONU Francesca Albanese presenta il suo ultimo Rapporto alla Camera
La relatrice ONU Francesca Albanese ha presentato il suo ultimo rapporto alla Camera dei deputati, intitolato “Da un'economia di occupazione a un'economia di genocidio”. Il documento accusa le grandi aziende tecnologiche statunitensi, come Microsoft, Google e Amazon, di fornire supporto alle operazioni militari israeliane nei Territori palestinesi occupati. La relatrice ha anche denunciato il ruolo di aziende come airbnb e Booking.com nel contribuire all'economia dell'occupazione israeliana.
La presentazione del rapporto è avvenuta nella stessa sala dove il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ricevuto il premio Israele-Italia 2025. La deputata pentastellata Stefania Ascari ha definito il premio “aberrante” e ha dichiarato di voler “disintossicare” la sala dopo la cerimonia di premiazione.
Il rapporto di Francesca Albanese ha generato una grande discussione a livello internazionale e ha portato l'amministrazione statunitense a imporre sanzioni nei confronti dell'autrice. Il documento accusa Israele di aver trasformato l'economia dell'occupazione in un'economia di genocidio, grazie al supporto delle aziende private.
Francesca Albanese ha dichiarato che “Israele si è servito del settore privato per 60 anni per espellere i palestinesi e per prendere il controllo della loro terra. Chiunque abbia fatto affari con i territori palestinesi occupati, l'ha fatto con Israele. In questo modo hanno normalizzato l'occupazione”.
Il rapporto denuncia anche il ruolo delle aziende tecnologiche nel fornire infrastrutture per le operazioni militari israeliane e nel promuovere un'economia basata sul turismo che finanzia la politica di occupazione del governo di Netanyahu. La relatrice ha concluso che “questo rapporto l'avrei potuto scrivere già dieci anni fa” e che “i leader politici e i governi si sottraggono ai loro obblighi, mentre troppe entità aziendali hanno tratto profitto dall'economia israeliana dell'occupazione illegale, dell'apartheid e ora del genocidio”.
