Mogol commenta Sanremo 2025: “Le canzoni devono avere un valore, non gli spettacoli a lato”
Recentemente, il produttore e paroliere Mogol è stato ospite nel programma radiofonico “Un giorno da pecora”, condotto da Giorgio Lauro e Marisa Laurito. L'esclusiva intervista ha visto Mogol discutere la sua esperienza alla 72esima edizione del Festival di Sanremo, appena conclusa.
Mogol ha espresso la sua soddisfazione per la canzone “Quando sarai piccola”, interpretata da Simone Cristicchi, definendola “una canzone con un testo molto bello” e dichiarando di non credere alle critiche sulla sua eccessiva personnalità. Tuttavia, il produttore e paroliere non ha riuscito a seguire tutta la manifestazione e non ha ascoltato la canzone del vincitore Ucrain, un ragazzo molto giovane.
Mogol ha poi espresso la sua opinione sulla qualità del Festival, sostenendo che il Festival deve concentarsi sulla qualità delle canzoni più che sui momenti a lato della musica, come ad esempio il bacio tra Rosa Chemical e Fedez e le rose distrutte da Blanco. “Io credo che le canzoni di livello siano l'unico modo per aumentare il livello culturale, non ce n'è un altro”, ha affermato. “Imparando le canzoni a memoria resta sempre qualcosa”.
Inoltre, Mogol ha affermato di non aver mai ricevuto proposte per dirigere artisticamente il Festival di Sanremo e di non essere d'accordo con l'idea, dicendosi pronto a scrivere canzoni e non a dirigere un'orchestra.
A seguire, Mogol ha espresso un parere personale sulla performance di Giorgia al Festival, affermando che “canta come si cantava trent'anni fa, usa troppo la voce” e offrendo la proposta di un corso di canto per aiutarla a migliorare. Tuttavia, l'idea di Mogol non è stata devoided contro, molti hanno difeso la cantante, sostenendo che la sua voce è unico e che è in grado di emozionare grazie alla sua tecnica.
Tra gli artisti che hanno difeso Giorgia, il più acceso è stato Cristiano Malgioglio, che ha affermato di essere “nervoso” per le parole di Mogol e di offrire un corso di canto a Giorgia espresso che “presso” di maggiormente. Malgioglio ha anche difeso la voce di Giorgia, sostenendo che “non c'è una voce come la sua” e che “col lanzamento di un corso di canto, Mogol avrebbe dovuto scrivere una canzone per Giorgia”.
Altro a difendere Giorgia è stato il cantante Valerio Scanu, che ha affermato che “nel 2025 saper cantare è una colpa” e che il commento di Mogol è “poco credibile”. Lo coreografo Luca Jurman è stato ancora più duro, definendo le parole di Mogol “assurdità” e affermando che “siamo in un Paese in cui gli artisti che sono preparati o hanno voci che suonano in modo internazionale vengono tacciati di comunicare poche emozioni”.
Infine, Mogol è tornato a parlare di Giorgia e della sua voce, cercando di chiarire il suo pensiero, affermando che “il discorso è molto semplice” e che “si può cantare facendo ascoltare la voce e si può cantare per comunicare”. Mogol ha anche aggiunto che non si è mai INTeso offendere Giorgia e che la sua offerta di corso di canto era puramente generosa.
In sintesi, il commento di Mogol sul Festival di Sanremo 2025 è stato modesto e centrato sulla qualità delle canzoni. Tuttavia, le sue parole su Giorgia hanno scatenato una forte reazione tra gli artisti, molti dei quali l'hanno difesa e criticato.