Molinari: “Crollo della Lega in Emilia? Colpa delle polemiche ideologiche nazionali”
Il leader della Lega, Molinari, afferma che il crollo della sua formazione in Emilia-Romagna è da imputare alle polemiche ideologiche nazionali. Tuttavia, egli ritiene che il partito non sia stato negativo per la Lega a livello nazionale, poiché hanno lavorato bene alle elezioni europee. Invece, in Emilia-Romagna, il risultato non li soddisfa.
Molinari pensa che il partito, radicato nel territorio, avrebbe dovuto parlare di temi locali piuttosto che lasciarsi trascinare dalle polemiche ideologiche nazionali. Egli fa riferimento ai temi nazionali in cui la Lega si è concentrata in Emilia-Romagna, dimenticando i temi locali. Molinari chiarisce che non si sono dimenticati i temi locali, ma piuttosto si sono lasciati tirare nella polemica ideologica.
Inoltre, Molinari ritiene che la manifestazione di Bologna sia stata un modo per ricompattare l'elettorato ideologico della regione, che è governata dalla stessa parte politica da sempre. Egli pensa che avrebbero avuto molto margine per mettere in evidenza le cose che non funzionano in Emilia-Romagna, ma invece si sono fatti trascinare nel dibattito ideologico nazionale.
Il leader della Lega analizza i dati sull'astensione elettorale, osservando che le province di Parma e Piacenza, più di centrodestra, hanno registrato un'affluenza più bassa di 10 punti percentuali rispetto a Bologna, più di sinistra. Ciò era abbastanza evidente per Molinari, che ritiene che non avrebbero dovuto parlare di “zecche rosse” (un riferimento all'opposizione democratica) per non essere stati capaci di ottenere migliori risultati.