MOLINARO, UCCISO CON TUBO DI GOMMA: FERMATO IL VICINO
Il caso di Mario Molinaro è stato analizzato dal giornalista Mauro Valentini. La vittima, un uomo di 63 anni, è stata trovata morta a Catania con segni di strangolamento. Il presunto assassino, Maurizio Salvatore Gravagna, anch’egli di 63 anni, è stato accusato dell’omicidio e il suo fermo è stato convalidato.
Secondo Mauro Valentini, il caso rappresenta un esempio di violenza urbana e di degrado sociale, con protagonisti che sono due persone adulte che vivono in una zona di estremo disagio. Il movente economico potrebbe essere il motivo dell’omicidio, ma Valentini sottolinea che c’è anche una componente di disagio psichico e psichiatrico presente nella storia.
Il criminologo Federico Carbone conferma che il caso è emblematico di violenza urbana e che la vittima e il presunto assassino vivono in una zona di grande marginalità sociale, dove ci sono persone con problemi psichiatrici e di dipendenza. Carbone sottolinea che il caso è complesso e che si deve tener conto di molti fattori, tra cui la posizione di un altro soggetto indagato per favoreggiamento.
La squadra mobile di Catania, coordinata dalla dottoressa Giorgia Spiri, ha raccolto elementi tecnici e circostanziali che hanno smentito la versione del presunto assassino, che aveva dichiarato di aver trascorso la serata giocando a carte con la vittima prima di rientrare a casa per cena.
Il caso ha sollevato questioni sulla gestione della malattia mentale in Italia, con molti analisti che lanciano un grido d’allarme per la mancanza di investimenti e di gestione delle malattie psichiatriche. Il caso di Molinaro è stato paragonato ad altri casi di omicidio dove la ludopatia e la dipendenza da gioco hanno giocato un ruolo importante.
In sintesi, il caso di Mario Molinaro è un esempio di violenza urbana e di degrado sociale, con protagonisti che sono due persone adulte con problemi psichiatrici e di dipendenza. Il caso solleva questioni sulla gestione della malattia mentale in Italia e sulla necessità di investire nella gestione delle malattie psichiatriche per evitare tragedie simili.
