Moni Ovadia: «Non arretro in difesa delle mie idee. Purtroppo l'uomo ha bisogno di potere e di nemici per giustificare la sua esistenza»
Moni Ovadia si traveste da capitano Achab, nella rappresentazione del «Moby Dick» che dalle pagine di Herman Melville arriva sul palcoscenico del teatro Quirino di Roma dove, con la regia del suo direttore artistico Guglielmo Ferro, è in scena fino a domenica 13 aprile.
Interpreti un personaggio, Achab, che nella realtà è il tuo opposto?
«Con il personaggio di Achab ho in comune l'ostinazione nel difendere le mie idee, nel portare avanti le mie ragioni. Lui non rinuncia di fronte alle difficoltà che incontra sul suo cammino, non arretra davanti a nessun ostacolo, non accetta di ritirarsi e piuttosto che soccombere preferisce andare incontro alla…