Monica Setta contro l’aggettivo straordinario dell’imitazione: “Termine che non uso”
La Monica Setta di Giulia Vecchio ha basato la caricatura della conduttrice sull’amore spasmodico per le donne, sul disprezzo verso il genere maschile e – ovviamente – sui suoi piedi che in Storie Di Donne Al Bivio vengono più volte inquadrati dalla regia. Un’altra parola usata spesso dall’imitatrice è l’aggettivo “straordinaio” che dice sempre allargando le braccia. Proprio su questa parola la vera conduttrice ha voluto fare delle precisazioni.
Dopo aver annunciato che avrebbe bloccato chiunque partisse con le offese (“Avviso ai naviganti, ogni commento offensivo comporta il blocco, non è giusto che io per apparire sportiva mi sorbisca le vostre offese. Chiaro? Chi mi offende? A partire dall’imitazione della Gialappa una valanga di commenti offensivi, non…