La poesia su Instagram
La morte non è niente. Sono solo passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parla mi nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quei momenti che ci facevano ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Preghiamo, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronunciagli senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Secondo il poema di Henry Scott Holland, la morte non è la fine, ma un semplice passaggio da un luogo all'altro. Il defunto non si dista dalla persona amata, ma è solo nascosto dietro l'angolo, pronto a ritornare. La vita condivisa è qualcosa che non si spezza, e la morte non può fermare l'amore. Per questo è importante non cambiare, non cambiare tono o espressione, ma continuare a parlare con lo stesso affetto e familiarità del passato.
La poesia invita l'addio a non essere triste, a non piangere, a non disturbarsi. Il defunto non è lontano, è vicino, pronto a tornare. Anzi, ritornare. La tenerezza non si perde, ma si purifica, e il sorriso dell'altra persona è la pace. La poesia è un messaggio confortante, che raccomanda di non abbandonare la contrada, di non ritirarsi, ma di continuare a vivere, a parlare, a ricordare e a amare.