Morte Maurizio Rebuzzini, il figlio: “Quelli sul collo non sono segni di strangolamento”
L'indagine sulla morte del giornalista e critico di fotografia Maurizio Rebuzzini è ancora in corso. Secondo il racconto del figlio Filippo, il 17 settembre ha trovato il padre in fin di vita nel suo ufficio. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio, poiché sul cadavere del 74enne sono stati rilevati lividi che potrebbero essere compatibili con uno strangolamento.
Tuttavia, Filippo Rebuzzini non crede a questa ipotesi: “Ho voluto vedere quei segni e basterebbe cercare su Google come sono i segni da strangolamento per capire che mio padre non è stato strangolato”. Il figlio di Maurizio Rebuzzini è stato ascoltato dalla Procura per tutta la notte per capire se il padre avesse dei nemici, ma lui è convinto che i segni sul cadavere siano stati causati da altro.
Filippo Rebuzzini ha raccontato di aver sentito il padre per l'ultima volta alle 2:30 e di non averlo più sentito dopo una serie di chiamate non risposte dalle 15:13 in poi. Quando è arrivato all'ufficio del padre, ha trovato la scena che si può immaginare. Non c'è stato nulla da fare e il padre è morto.
Il figlio di Maurizio Rebuzzini ipotizza che i segni sul cadavere siano stati causati dal fatto che, quando è stato trasportato per la rianimazione, è stato preso per il collo, per la maglietta, e che la sua pelle delicata a causa della diabete e dei problemi di coagulazione abbia causato i lividi.
L'indagine è ancora in corso e la Procura ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza dell'area. Filippo Rebuzzini è convinto che, fra una settimana, verrà confermata la sua ipotesi e si scoprirà cosa è realmente accaduto a suo padre.
Maurizio Rebuzzini era un noto giornalista e critico di fotografia, e per suo figlio non era solo un padre, ma anche un modello di riferimento per il suo lavoro. Filippo Rebuzzini ha detto che tutto quello che ha fatto nella sua carriera è stato fatto sulla base della stima e del rispetto che suo padre si era guadagnato con tutti.
