Morte, periferie, glaciazioni e distopie nella recente narrativa italiana
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Morte, periferie, glaciazioni e distopie nella recente narrativa italiana

Morte, periferie, glaciazioni e distopie nella recente narrativa italiana

Lasciate dunque perdere le idee di fuga o di vendetta, avevano ormai deciso che si sarebbero accontentati di quella grotta, che sarebbe stata la consolazione per tutti i loro dolori. Fisicamente inaccessibile a Donaiki e a ogni altra fonte di pericolo, il regno del calore sarebbe sempre stato tutto per loro, nascondiglio e rifugio dove scaldarsi con il tepore del fuoco, la bellezza dei dipinti e la grandezza del loro amore. Quell'amore che continuavano a fare come se fosse sempre la prima volta. Quell'amore che fecero anche quel giorno, unendosi nell'amplesso che il dipinto di Artzai aveva reso eterno.
L'uomo che resta, di Marco Niro (Les Flâneurs Edizioni), è un ottimo romanzo, originale e con un approccio narrativo libero e nitido, che abbraccia parecchi millenni di storia…

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