Morte Ramy Elgaml, la telefonata tra i carabinieri e il 118: “Abbiamo due ragazzi a terra”
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Morte Ramy Elgaml, la telefonata tra i carabinieri e il 118: “Abbiamo due ragazzi a terra”

Morte Ramy Elgaml, la telefonata tra i carabinieri e il 118: “Abbiamo due ragazzi a terra”

Il 24 novembre a , i carabinieri del nucleo radiomobile da Ripamonti inseguitero un T-Max su cui erano saliti due ragazzi, il 19enne Ramy Elgaml e il 22enne Fares Bouridi. Durante la caccia, i due giovani persero il controllo dell'auto e finirono a terra. I carabinieri chiamarono il 118 chiedendo assistenza medica di emergenza.

“Siamo i carabinieri del nucleo radiomobile da Ripamonti, ci serve la centrale del 118, ci sono due ragazzi incoscienti”, disse l'agente che fece la chiamata.

I dispatcher del 118 risposero immediatamente, chiedendo dove si trovassero e cosa fosse successo. L'agente dei carabinieri spiegò che avevano inseguito i due ragazzi dopo che erano scappati con la vettura e che adesso erano a terra, in stato di incoscienza. Gli chiesero se c'erano informazioni sugli avvenimenti che li avevano portati lì, ma l'agente rispose che non c'erano dati specifici disponibili.

Intanto, il dispatcher del 118 stava coordinando l'arrivo di un'ambulanza e di un'auto infermieristica. I carabinieri fecero notare che i due ragazzi non rispondevano e non reagivano, ma erano ancora a terra.

Uno dei dispatcher, chiamato Gianni, chiese ai carabinieri di continuare a massaggiare il petto dei due ragazzi per mantenere il flusso sanguigno, mentre attendevano l'arrivo delle ambulanze. L'agente rispose che ciò stava già facendo e che, inoltre, avevano anche effettuato un massaggio cardiaco da almeno cinque minuti.

Gianni continuò a guidare il massaggio cardiaco, spiegando all'agente come eseguirlo e chiedendo di continuare a contare il ritmo. L'agente obbedì e continuò a contare a ritmo ogni tanto, ricevendo pareri di approval da Gianni.

Nel frattempo, le ambulanze arrivavano e i medici si avvicinavano. L'agente chiese ai dispatcher di fermare il massaggio cardiaco quando i medici fossero arrivati e di lasciare che loro decidessero come procedere.

Infine, Gianni e l'altro dispatcher confermarono all'agente che erano arrivati gli infermieri e i tecnici dell'emergenza sanitaria e che il massaggio cardiaco doveva essere smesso. Il carabiniere ringraziò i dispatcher e mise giù la cornetta.

I due ragazzi, Ramy Elgaml e Fares Bouridi, morirono poco dopo la chiamata al 118.


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