Museo della Shoah, il macabro esposto è come l'inchiostro delle leggi razziali
I residenti di Via Torlonia, a Roma, avrebbero potuto essere un po' meno verbosi, un po' meno ellittici nel richiedere che il memoriale della Shoah in costruzione nel loro quartiere sia spostato dove non disturba. Avrebbero potuto farla breve, dicendo con più verità e con meno giri di parole che questa storia dell'Olocausto ha rotto le palle. E invece hanno preferito spiegare che, signori miei, ai residenti della zona tocca vedere che il cantiere del memoriale attira un sacco di brutte scritte che deturpano il decoro urbano. Uno scende a fare due passi e trova tutto rovinato: un senso di degrado e insicurezza da non dire. E poi la puzza: figuratevi che sul cantiere del museo della Shoah, l'altro giorno, qualcuno ha riversato un carico di escrementi. Senza…