Musica drammatica e volto illuminato su fondo scuro: l'autodifesa di Salvini per il caso Open Arms
Ecco la riscrittura del testo in italiano:
“La musica drammatica e il volto illuminato su fondo scuro: la mia autodifesa per il caso Open Arms. Sono Matteo Salvini, nato a Milano il 9 marzo 1973, vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'Interno da giugno 2018 a settembre 2019. Oggi sono in processo e rischio il carcere perché in Parlamento la sinistra ha deciso che difendere i confini italiani è un reato.
Il 29 luglio 2019, una nave spagnola della Ong spagnola Open Arms salpò da Siracusa diretta a Lampedusa, ma improvvisamente cancellò la destinazione e si diresse verso le coste libiche. Il 1º agosto, riuscì a intercettare un barcone con dei clandestini a bordo e da quel momento cominciò a navigare per il Mediterraneo, raccogliendo altri clandestini e puntando verso l'Italia.
Il 20 agosto, arrivò davanti alle coste siciliane con 164 clandestini a bordo. Negli giorni precedenti, aveva testardamente rifiutato ogni richiesta di aiuto di soccorso di sbarco in porti diversi rispetto a quelli italiani. Hanno detto di no alla Tunisia, hanno detto di no a Malta, hanno detto di no perfino allo stato di bandiera, cioè alla Spagna. Più di 20 giorni di navigazione nel Mediterraneo, trattenendo a bordo tutti questi clandestini, quando per raggiungere la Spagna sarebbero bastate 72 ore.
Quella nave spagnola ha rifiutato per ben due volte lo sbarco dei clandestini in due porti messi a disposizione dalla Spagna e ha rifiutato persino lo sbarco di una nave militare inviata dal governo spagnolo durante la navigazione nel Mediterraneo. Durante la navigazione della Open Arms, noi abbiamo sempre soccorso e fatto sbarcare malati, donne incinte e minori a bordo, insieme ai colleghi di governo.
Avevo firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane, grazie alla mia azione di governo, gli sbarchi di clandestini erano diminuiti e i morti e dispersi nel mare Mediterraneo erano diminuiti. Nel mio mandato al Ministero dell'Interno, gli sbarchi si erano ridotti da 42.700 a 8.691. Dopo di me, gli sbarchi purtroppo tornarono a salire, superando quota 21.000.
A quella nave spagnola non è mai stata impedita la possibilità di andare ovunque, tranne che in Italia, perché non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa. Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa o processato per aver difeso i confini del proprio Paese.
L'articolo 52 della Costituzione Italiana recita: “La difesa della patria è sacro dovere del cittadino”. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l'Italia e gli italiani. Mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”.